Alla scoperta di Madrid, dove la storia incontra il presente

Breve itinerario nella capitale spagnola dove, fino al 9 aprile, va in scena il Madrid Design Festival. Un viaggio tra architettura moderna e contemporanea

Il Matadero di Madrid e il quartiere Arganzuela di Madrid. Foto Rovidom

Spazi e percorsi pensati per rendere più bello il contesto urbano ma che allo stesso tempo consentono alle persone di muoversi meglio e migliorare la qualità della vita degli abitanti: è questo il concetto alla base dell’architettura di Madrid, in un mix perfettamente bilanciato tra creatività, immaginazione e concretezza di artisti e progettisti che ne hanno – nel corso del tempo – forgiato spazi e scorci.

Per gli appassionati di architettura e design e per tutti gli addetti ai lavori questo è un buon momento per visitare la capitale spagnola: fino al 9 aprile infatti è la ribalta del Madrid Design Festival, kermesse che è arrivata quest’anno alla sesta edizione.

L’edizione 2023 del Madrid Design Festival punta sull’originalità degli approcci e sulla gioventù delle idee per fornire soluzioni alle grandi sfide del nostro tempo, collegando l’eredità di designer di riferimento nazionali e internazionali con le correnti più sperimentali del design contemporaneo. La città ospite del Festival per l’edizione 2023 sarà Siviglia, che sbarcherà a Madrid con diverse proposte, tra cui una grande mostra dedicata all’attualità della sua scena creativa.

Vista dell’installazione Nube, realizzata da Álvaro Catalán de Ocón per la mostra Natural Connection allestita da American Hardwood Export Council (AHEC) durante il Madrid Design Festival

Oltre a questo, Madrid è davvero una città da scoprire per gli appassionati di architettura e design. Qui un itinerario per una visita di 24 ore a Madrid, immersi nell’arte, nella bellezza e negli spazi urbani.

Parque del Retiro
Il Parque del Retiro di Madrid è una delle principali attrazioni turistiche della città ma è anche un immenso serbatoio di monumenti storici, artistici e architettonici degni di nota. Si tratta di circa 120 ettari di verde, diventati nel corso del tempo un grande parco (l’assetto attuale risale a fine Ottocento). Al suo interno, si possono ammirare, tra gli altri, il monumento ad Alfonso XII, il Palazzo di Cristallo, la porta di Filippo IV e l’osservatorio astronomico, il tutto perfettamente integrato in un contesto naturale con boschi, specchi d’acqua e spettacolari fontane. La Ciudad BBVA è un complesso di sette edifici che si trova nel quartiere di Las Tablas e ospita l’attuale sede operativa di una banca. Il complesso è stato progettato da Herzog & De Meuron ed è composto da diversi blocchi che prendono il nome dei diversi continenti. L’edificio principale, conosciuto come La Vela, si trova nel centro del complesso ed è alto 93 metri e 19 piani.

Facciata esterno del Palacio de Cristal, Parque del Retiro Madrid. Foto Marques
Interno del Palacio de Cristal all’interno del Parque del Retiro di Madrid. Foto nito

I mercati cittadini
Tra le attrazioni architettoniche della capitale spagnola ci sono anche i più importanti mercati cittadini. Il Mercato di San Miguel, per esempio: uno spazio destinato alla gastronomia, che conserva ancora la struttura originale in ferro con cui è stato costruito all’inizio del XX secolo. E il Mercado de Motores: un mercatino delle pulci ospitato all’interno del Museo del Ferrocarril nella ex stazione ferroviaria di Delicias, tra locomotive e vagoni dei treni del XIX secolo.

La stazione di Atocha e il nuovo progetto Ombú
La stazione dei treni di Madrid, Atocha, è uno degli scali ferroviari più originali del Vecchio Continente. Inaugurata nel 1851, nel 1992 ha subito una radicale trasformazione che ha modernizzato la struttura, integrandola con la nuova stazione di Madrid Puerta de Atocha e Atocha-Cercanías. Della vecchia struttura è rimasto il piazzale dei binari, trasformato grazie a una struttura di metallo e vetro in un suggestivo giardino tropicale di 4.000 metri quadrati, con oltre 7.000 piante di 400 specie diverse provenienti da America, Asia e Australia.

La stazione di Atocha a Madrid trasformata in un giardino botanico. Foto Marta Fernandez Jimenez

Tra gli scorci della “nuova Madrid” c’è anche un progetto green e sostenibile firmato dallo studio di architettura britannico Foster + Partners, che ha inserito una struttura in legno smontabile all’interno di un impianto di produzione gas in disuso, creando un edificio flessibile. Il progetto si chiama Ombú ed è un buon esempio di riutilizzo adattivo, realizzato per creare uno spazio di lavoro per la società energetica spagnola Acciona e salvare allo stesso tempo dalla demolizione un monumento di archeologia industriale dei primi del Novecento.

Interno di Ombú, l’edificio per uffici realizzato da Foster + Partners per la società spagnola di infrastrutture ed energia Acciona

Museo Nacional Reina Sofia
Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía è uno dei centri espositivi più importanti d’Europa e ospita opere di arte moderna e contemporanea con una produzione artistica che va da inizio Novecento ai giorni nostri. È stato inaugurato l’11 settembre 1992, ristrutturando la vecchia sede dell’antico Ospedale generale di Madrid, edificio settecentesco originariamente eretto per volere di Carlo III. Il progetto di ristrutturazione è stato curato tra il 1980 ed il 1988 dagli architetti José Luis Iniguez de Onsoño e Antonio Velasquez de Castro. Un ampliamento della superficie espositiva di ulteriori 8.000 metri quadrati è stato realizzato nel 2005 per opera dell’architetto francese Jean Nouvel.

Vista esterna dell’ampliamento del museo Reina Sofia realizzato nel 2005 da Jean Nouvel. Foto JJFarq

Torres de Colón e CaixaForum
Le Torres de Colón sono state costruite tra il 1967 e il 1976 su progetto dell’architetto spagnolo Antonio Lamela. Le torri sono alte 116 metri e si estendono per 23 piani. Sono state fino al 1988 gli edifici più alti di Madrid, superate poi dalla Torre Picasso, alta 157 metri di altezza e progettata dall’architetto statunitense di origine giapponese Minoru Yamasaki, lo stesso progettista delle torri gemelle di New York.

Il CaixaForum Madrid è uno dei centri culturali più importanti della città. Uno spazio dedicato all’arte antica, moderna e contemporanea, ai festival di musica e poesia, al digitale. Si trova nel Paseo del in un edifico che prima ospitava la centrale elettrica di Mediodía. Il progetto di ristrutturazione è stato firmato dagli architetti Herzog & De Meuron e presenta due caratteristiche che lo rendono inconfondibile: il grande giardino verticale e l’apparente stato di “levitazione”. Il CaixaForum dispone di 2000 mq di sale espositive, un auditorium con 322 posti a sedere e diverse sale per conferenze polifunzionali, una caffetteria, una libreria e un ristorante.

El Matadero e la Ciudad BBVA
Costruito su un vecchio mattatoio industriale (da qui il nome) e un mercato storico di Madrid su un’area di oltre 165.000 metri quadrati lungo il fiume Manzanarre, El Matadero è ora una delle attrazioni principali della città. Un grandioso insieme di padiglioni in stile “neomudejar” recentemente riconvertito in una piccola città dedicata all’arte e alla cultura contemporanea. All’interno del Matadero si trovano le “navi”, ampie costruzioni esempio di archeologia industriale, dedicate a svariate attività culturali.

Lo Skyline di Madrid con vista sull’area commerciale Cuatro Torres e La Vela, BBVA. Foto Juan Francisco Gomez

La Ciudad BBVA è un complesso di sette edifici che si trova nel quartiere di Las Tablas e ospita l’attuale sede operativa di una banca. Il complesso è stato progettato da Herzog & De Meuron ed è composto da diversi blocchi che prendono il nome dei diversi continenti. L’edificio principale, conosciuto come La Vela, si trova nel centro del complesso ed è alto 93 metri e 19 piani.