Rotterdam è il paradiso dei ciclisti, con decine di chilometri di piste ciclabili che coprono l’intero perimetro urbano. Ma è anche un laboratorio a cielo aperto di sperimentazione architettonica. Girando per le sue strade o navigando sul fiume Mosa, vedendo le strutture che sono state costruite nel corso degli anni perfettamente integrate con la “vecchia” Rotterdam, è impossibile non rendersi conto di quanto la città sia un omaggio al coraggio progettuale.
Sono tantissime le cose che si possono vedere a Rotterdam in 24 ore. Proviamo a scegliere le più interessanti per chi ama il design e l’architettura, per una visita che lascerà la voglia di tornare il prima possibile.
Museumpark, Het Nieuwe Instituut e Huis Sonneveld
Il tour di Rotterdam non può che iniziare dal Museumpark, il centro nevralgico della cultura della città, rigogliosa e perfettamente organizzata area verde realizzata nel 1927 sulla quale di affacciano i principali musei cittadini: il Chabot, dedicato alle opere del famoso espressionista di cui porta il nome; il Natuurmuseum Rotterdam, il museo di storia naturale; la Kunsthal, sede di importanti mostre, il museo di etnologia e il Wereld Museum (“museo del mondo”). E il Museum Boijmans van Beuningen, il più importante in città, con il relativo Depot, volume specchiato con tetto-giardino firmato dallo studio MVRDV e inaugurato nel 2021: il primo deposito di museo al mondo accessibile anche al pubblico.
Gli amanti del design non possono non visitare il Het Nieuwe Instituut (Il Nuovo Istituto), struttura dedicata all’architettura, alla pianificazione e alla progettazione urbana e alla cultura digitale. Il complesso, progettato da Jo Coenen e inaugurato nel 1993, è composto da quattro edifici. Uno ospita gli archivi e le collezioni, un altro è riservato alle mostre, un altro contiene l’auditorium, una caffetteria e il bookshop e poi – in una splendida scatola di vetro – ci sono il museo e il centro studi.
La Huis Sonneveld (Johannes Brinkman e Leendert van der Vlugt, 1933) è uno degli esempi più mirabili dell’architettura moderna europea. Con la sua trasparenza, l’impiego dei colori e la simmetria l’edificio è un manifesto del funzionalismo. Una costruzione in cui si bilanciano perfettamente l’aria, la luce e lo spazio: un’esperienza visiva unica.
Centraal Station, Markthal, Witte de Withstraat e le case cubiche
La stazione centrale di Rotterdam (MVSA, 2014) rappresenta alla perfezione lo spirito moderno, funzionale ed efficace della città. Le pensiline dei binari, solo per fare un esempio, sono realizzate con pannelli solari perfettamente integrati con il contesto e il tetto dell’atrio principale. All’interno della Central Station è possibile anche ammirare alcuni elementi della vecchia stazione, perfettamente conservati, come l’orologio sulla facciata.
Il Markthal (MVRDV, 2014) è un mercato coperto a forma di ferro di cavallo che ospita al suo interno anche appartamenti privati. La sua hall ospita spazi commerciali, bar e ristoranti e l’alta volta dell’edificio è decorata con un’opera coloratissima, la “Cornucopia” di Arno Coenen, nella quale sono raffigurati i prodotti che si trovano all’interno del mercato.
Witte de Withstraat è una delle arterie principali di Rotterdam. Un tempo quasi malfamata, questa strada è stata completamente ristrutturata e riprogettata a inizio anni ’90 diventando uno dei cuori pulsanti della città. Qui si possono trovare bar e ristoranti alla moda e galleria e negozi per gli appassionati di architettura e design.
Le Case Cubiche sono uno dei simboli di Rotterdam. Progettate dall’architetto olandese Piet Blom a inizio anni ‘80, rappresentano, con la loro struttura a forma di cubo rovesciato, un esempio dell’anima estremamente visionaria e moderna della città.
The Red Apple, il Ponte Erasmusbrug e Toren op Zuid
The Red Apple (KCAP Architects & Planners e Jan des Bouvrie, 2002/2009) è il nome di una struttura avveniristica che ospita un complesso di abitazioni e uffici, contraddistinta dal rosso vivo delle nervature verticali della torre principale, alta 124 metri, e delle cornici marcapiano del corpo più basso del complesso, aggettante e poggiato sulla base come in un gioco di costruzioni.
Il Ponte Erasmusbrug (Bas van Berkel, 1989/1996) è uno dei simboli della città: lungo 800 metri e costruito per collegare la parte nord e quella sud della città. La sua caratteristica principale è il pilone in acciaio alto 139 metri, sorretto da ben 40 cavi.
Una testimonianza architettonica italiana a Rotterdam è rappresentata dal Toren op Zuid, grattacielo progettato da Renzo Piano con elementi che sembrano inclinarsi come quelli dell’Erasmusbrug lì vicino e con 900 punti luminosi che disegnano la facciata.
De Rotterdam e Hotel New York
Un’altra struttura che dimostra lo spirito sperimentale che contraddistingue l’impianto urbanistico della città è il complesso De Rotterdam (Rem Koolhaas & OMA, inaugurato nel 2013), composto da tre torri alte quasi 150 metri e collegate tra loro a più livelli a formare un’altra piccola città sviluppata in altezza. De Rotterdam ospita appartamenti di lusso, hotel, negozi, uffici, ristoranti e centri benessere.
Le 24 ore a Rotterdam finiscono idealmente con una visita all’Hotel New York, testimonianza dello stile liberty cittadino e sicuramente uno degli edifici storici più belli della città. Qui si respira l’atmosfera inizio ‘900, dove cenare e dormire in una cornice architettonica di pregio.
