“Innovare per rispettare la tradizione”

Nominati Art Director di Zanotta, gli architetti Calvi Brambilla ci raccontano del lungo sodalizio con l’azienda e del loro progetto per accrescere l’immagine globale del brand

Calvi Brambilla, Art Director Zanotta - Photo © Lea Anouchinsky
Calvi Brambilla, Art Director Zanotta - Photo © Lea Anouchinsky

«Un grande onore». Esordisce così Paolo Brambilla alla prima, apparentemente semplice domanda “Cosa significa per voi la nomina ad Art Director di Zanotta?”. In tre parole gli architetti Calvi Brambilla lasciano trapelare quel personale senso di rispetto, ammirazione, responsabilità, verso un marchio che ha fatto la storia del design italiano e del Made in Italy in generale. Un marchio che ora contribuiranno a guidare nella loro nuova carica, gestendo la direzione e la supervisione di tutti quegli aspetti che ne definiscono personalità e immagine globale, quindi dal prodotto alla comunicazione. In quella concisa risposta c’è tutto il loro legame profondo con tale realtà. 

«Zanotta ha dato un contributo straordinario al successo del design italiano fin dalle origini, ma non si tratta solo di questo – proseguono – Per noi è soprattutto un amore che viene da lontano, perché sui cataloghi Zanotta ci siamo formati come designer quando ancora eravamo giovani studenti di architettura». Da allora, Fabio Calvi e Paolo Brambilla hanno compiuto un percorso straordinario, che dalla fondazione del loro studio, nel 2006, li ha portati a esplorare il mondo degli interni, degli allestimenti e il design del prodotto. E proprio dai grandi Maestri (Achille Castiglioni in primis) hanno tratto insegnamento per definire il loro metodo di lavoro, permeato da una sottile ironia che è l’accento scelto per esprimersi.

Zanotta: Stories
Zanotta: Stories

Quando poi, diversi anni fa, sono stati chiamati a realizzare il disegno delle esposizioni Zanotta al Salone del Mobile, quella passione giovanile ha trovato nuova espressione e nuovo vigore, offrendo al duo creativo l’occasione di approfondire la conoscenza dell’azienda. È l’inizio di una lunga collaborazione, che nel 2017 porta alla realizzazione di “Zanotta: Stories”, racconti sugli spazi e i modi del vivere contemporaneo. «Il progetto “Stories” è servito per dichiarare che l’interlocutore privilegiato di Zanotta ama circondarsi di oggetti belli e intelligenti, ma non vuole appiattire il suo spazio vitale su una proposta di casa omologante. In quell’occasione avevamo identificato diverse personalità che ci sembravano significative delle comunità del ventunesimo secolo: contadini urbani, nuovi nomadi, indipendent makers e così via. Anche se la pandemia e la guerra ci hanno poi messo di fronte a una realtà difficile, continueremo a cercare un dialogo con le persone che hanno sete di un futuro migliore».

Sacco Goes Green Limited Edition by Zanotta, Design Gatti, Paolini & Teodoro
Sacco Goes Green Limited Edition by Zanotta, Design Gatti, Paolini & Teodoro

Ed è lì, in quel futuro migliore, fatto di innovazione e qualità del vivere, che Calvi Brambilla intendono condure Zanotta. Ad accompagnarli, anche l’heritage del brand che vivrà unitamente alle nuove proposte. In quasi 70 anni di storia Zanotta ha infatti collezionato nel suo vasto archivio oltre 200 prodotti nati dalla mano e dall’ingegno dei più grandi maestri internazionali: Sacco di Gatti-Paolini-Teodoro, Allunaggio, Joy, Sella e Mezzadro dei fratelli Castiglioni, Sciangai di De Pas-D’UrbinoLomazzi, Tonietta di Enzo Mari, solo per citarne alcuni.

Quaderna desk by Zanotta, Design Superstudio - Photo © Simone Barberis
Quaderna desk by Zanotta, Design Superstudio – Photo © Simone Barberis

«L’innovazione è una priorità per un marchio come Zanotta, quindi, paradossalmente, dovremo innovare proprio per rispettare la tradizione. Tra le altre cose, lo faremo coinvolgendo i designer che meglio interpretano la contemporaneità e che ci possono aiutare ad aprire delle finestre sul futuro. Al contempo terremo viva la memoria attraverso tutti quei pezzi – sono tanti – che hanno la capacità di essere attuali nonostante gli anni sulle spalle. Proporremo riedizioni e talvolta rivisiteremo i classici, sempre con l’attenzione e il rispetto che meritano. Crediamo che tra i pezzi recenti e quelli del passato si possa instaurare un dialogo che fa dire cose nuove anche ai capolavori di cui pensavamo di sapere già tutto». 

L’eredità di Zanotta resterà quindi sotto i riflettori, non come mero passato ma come valorizzazione della contemporaneità e chiave di accesso al futuro. «Crediamo che l’eredità, la qualità, la freschezza siano i valori fondamentali di Zanotta. Vogliamo che questi tre elementi siano sempre evidenti sia nell’offerta del catalogo, sia nella comunicazione del brand». Appare evidente come la nuova direzione artistica rappresenti il culmine di una relazione già ben consolidata, impostata su una visione chiara, in prospettiva e che darà certamente origine a esiti sorprendenti. Il Salone del Mobile di Aprile sarà il primo palcoscenico di questa inedita rappresentazione. La curiosità prevale e chiediamo qualche anticipazione: «Stiamo lavorando a un piano triennale, pertanto al prossimo Salone troveremo alcuni spunti che poi verranno sviluppati in maniera completa negli anni seguenti. Di sicuro ci sarà un giusto mix tra prodotti nuovi, riedizioni e ampliamenti di gamma. Ci auguriamo soprattutto che il Salone 2023 di Zanotta possa essere ispirazionale, sia per gli architetti sia per il grande pubblico».