Sustainable Design Summit: progettare consapevolmente

Un forum, il prossimo 29 novembre a Londra, riunisce brand, designer ed esperti per discutere concretamente di sostenibilità nel settore contract

Sustainable Design Summit, London
Sustainable Design Summit, London

Si parlerà di impatto ambientale, economico, sociale ed etico nel mondo dell’ospitalità e dell’accoglienza, toccando nel concreto settori come quello delle crociere, degli hotel e delle cabine degli aerei.

Il Sustainable Design Summit, previsto il 29 novembre a Londra, accoglie i principali attori coinvolti nella filiera, partendo dagli interior designer, ultimo anello di una catena che ha già imboccato la strada della sostenibilità, ma che va però sempre più implementata senza perdere la rotta. Perché a chiederlo è il mercato oltreché il pianeta, ora che le aspettative per il benessere ambientale sono più alte che mai.

La coerenza diventa così il naturale filo conduttore del forum, a cominciare dal luogo speciale scelto per gli incontri: The Brewery, nel cuore della città, una fabbrica di birra che mette in atto comportamenti virtuosi in ogni passo del ciclo produttivo. Fino ad incoraggiare i partecipanti a raggiungere la destinazione utilizzando trasporto pubblico o bicicletta.

Si alterneranno dunque, concentrati in un unico giorno, tavole rotonde e sedute di confronto tra design manager, chief creativi, di innovazione e sviluppo, operatori commerciali, direttori di comparti dedicati alla sostenibilità (sempre più presenti nelle aziende).

Sul campo, anche le realtà industriali internazionali guidate da un forte spirito pionieristico e dall’attenzione alla sostenibilità ambientale attraverso ricerca estetica e tecnologica, in aggiunta a processi di produzione a risparmio energetico efficienti. I loro prodotti in mostra raccontano che il design circolare esiste oltre l’ambizione ed è una realtà potente.

C’è chi gioca la carta dei bio derivati, come Continental che con i fondi di caffè produce tessuti da rivestimento traspiranti – il nuovo skai® VyP Coffee con tecnologia laif® – dall’aspetto autentico e dalla sensazione morbida al tatto.

O come Morbern, che combina resine PVC provenienti da biomasse agricole e forestali con plastificanti a base biologica derivati dall’olio di semi di soia, il tutto con un supporto in poliestere riciclato al 100% realizzato con plastica usata da bottiglie d’acqua. Il risultato è una ‘pelle vegana’ (Evohide™ Mistral) adatta a tutte le applicazioni di rivestimento per interni ed esterni.

E ancora: il tessuto ad alte prestazioni a base vegetale Volar Bio di Ultrafabrics ha vinto, tra gli altri, il Good Design Awards 2021; Ege Carpets crea tappeti più puri (Ege Colortec Wool) in lana 100%, sostituendo lo standard industriale che vuole il 20% di nylon, studiati per hotel e navi da crociera; e AxPro Concept utilizza per il tappeto Axminster, in 100% lana non tinta, fibre naturali a bassa emissione che non richiedono fertilizzanti e pesticidi, ottenendo un prodotto biodegradabile al 100%.

Anche riciclo e riuso sono sentieri battuti. Kvadrat rivitalizza i tessuti a fine vita trasformandoli in materiali ingegnerizzati di alta qualità adatti a progetti su grande scala (Solid Textile Board e Acoustic Textile Felt), apprezzati da designer e architetti per creare mobili e interni.

Cristallux produce il proprio materiale alternativo a zero rifiuti (Alamar) perché eventuali scarti o tagli sono reintegrati nel ciclo produttivo successivo: è una resina termoplastica riciclabile al 100% che riproduce le finiture di marmo pietra, alabastro e vetro e richiede un consumo energetico 5 volte inferiore. In crescita le superfici tecnologiche performanti.

Iris Ceramica Group propone le superfici ceramiche ecoattive Active Surfaces®, dalle proprietà antibatteriche, antivirali, antinquinamento, antiodore e autopulenti, testate secondo le norme ISO e coperte da due brevetti europei. E ha appena annunciato il progetto della H2Factory™, la prima fabbrica ceramica al mondo alimentata a idrogeno verde, che entrerà in funzione entro il 2022.

Vyv offre soluzioni (non chimiche) di illuminazione antimicrobica per la pulizia di zone difficili da raggiungere, e la recente collaborazione con MJM Marine dimostra la perfetta applicazione sulle navi da crociera. E anche Bette, realizza vasche, piatti doccia e lavabi con materiali naturali, privi di plastica e completamente riciclabili, verificati secondo la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD), ISO 14025 e LEED (Leadership in Energy and Environmental Design).

Un ricca tavolozza creativa da esplorare a tutto tondo, quella del Sustainable Design Summit, aperto a chiunque voglia partecipare. Info su sustainabledesignsummit.com