Madame Brasserie, a tu per tu con la storia

Al primo anello della Tour Eiffel, un bistrot affacciato sulla città e sul leggendario monumento che lo ospita. Un dialogo per niente scontato. Risolto con spirito moderno

Madame Brasserie, Paris

Con i suoi 20.000 visitatori al giorno, la Tour Eiffel è uno tra i monumenti più frequentati al mondo. Qui, al primo livello (a un’altezza di 57,63 metri da terra), si trova Madame Brasserie, ristorante da poco riaperto dopo un lungo progetto di ridisegno condotto a più mani: quelle dello studio Encore Heureux Architectes, che si è occupato della “scatola”, e quelle del designer Ramy Fischler, che ha seguito la parte dell’arredo. Tutti, poi, hanno lavorato di concerto con Thierry Marx, chef stellato e responsabile dell’offerta gastronomica.

«È stato un cantiere complesso», spiega Nicola Delon, dello studio Encore Heureux Architectes. «Trovandoci su una struttura così particolare abbiamo dovuto lavorare sottraendo peso il più possibile: per essere sicuri abbiamo pesato tutti i detriti risultanti dallo smantellamento della versione precedente, abbiamo aggiunto solo in misura di quanto avevamo tolto».

Lo spazio è disposto su due piani ed è giocato su tinte rilassanti: la terra cruda della sorta di impluvium che mette in contatto i due livelli, giusto all’ingresso; il sughero che riveste le pareti al piano più basso; il beige neutro della spessa moquette a terra.

Madame Brasserie, Paris 05
Madame Brasserie, Paris 06
Madame Brasserie, Paris 07
Madame Brasserie, Paris 08
Madame Brasserie, Paris 09
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A soffitto, tubi e condotti sono stati dipinti in grigio-verde (scelto tra una delle passate colorazioni della torre) con vernice con effetto floccato: un’idea che si ricollega esteticamente al mondo dalle “architetture di ferro” dei fine ’800 e al tempo stesso ha permesso di non utilizzare controsoffittature. Tutti questi materiali, inoltre, sono stati scelti per offrire un comfort acustico ideale, importante in una luogo molto frequentato.

Al piano superiore l’area per il pubblico si affaccia da una parte sul Trocadéro e dall’altra sul vuoto centrale della torre. Per garantire a tutti gli ospiti una corretta visuale, la parte centrale è stata leggermente rialzata. Buona parte dell’arredo è stata realizzata su misura: le sedute da Cassina Custom Interiors, le luci da Lucien Gau. Se il piano inferiore è concepito come un piccolo bistrot, quello superiore è un ristorante di classe. Entrambi sospesi a mezz’aria, in un luogo unico al mondo.

Photo © Vincent Leroux, Nicolas Trouillard