Cristina Celestino, ospite d’onore a Maison&Objet 2022

La designer e architetto di Pordenone, “designer dell’anno” per l’edizione di settembre, presenta Palais Exotique: un po’ ristorante, un po’ esperienza immersiva nel suo mondo creativo

Cristina Celestino, Photo © DePasquale+Maffini
Cristina Celestino, Photo © DePasquale+Maffini

A ogni edizione Mason&Objet sceglie un “personaggio dell’anno”, e questa volta l’onore tocca a una creativa italiana: Cristina Celestino. «Stagione dopo stagione», spiegano da Maison&Objet, «celebriamo il lavoro dei più importanti talenti della scena internazionale del design e del décor: Cristina Celestino è senza dubbio una delle designer internazionali più straordinarie della sua generazione, capace di eccezionali progetti di interior design come di prodotti altamente innovativi. Celestino è una personalità discreta dal talento delicato e frizzante ed è con grande orgoglio che le affidiamo un posto d’onore in questa edizione della manifestazione».

“Connessioni 03”, ceramiche per Giovanni Di Maio. Photo © Chiara Cadeddu
“Scenografica”, rivestimenti in cotto per Fornace Brioni. Photo © Mattia Balsamini

Il progetto della designer per la kermesse è un tentativo di condurre il visitatore in un’altra realtà rispetto a quella del presente, dove regnano la bellezza esotica, l’amore per il dettaglio, la passione per i colori e la voglia di contatto con la natura.

In una delle aree della fiera dedicate alla ristorazione, il Salon de Thé Mariage Frères (partner di Maison&Objet da diverse edizioni), prenderà vita il Palais Exotique. Così si chiamerà il luogo ideato dalla Celestino per l’occasione: un ristorante effimero e straniante che comprenderà un’accoglienza con servizio al tavolo oltre la possibilità di take away e vendita di tè, infusi, pasticcini e dolci, e un’area dedicata ai prodotti della designer.

“Refined brutalism”, progetto per una casa a Udine. Photo © Mattia Balsamini
Seduta “Panorama” disegnata per Etel. Photo © Ruy Teixeira

Sarà un’occasione per aprire finestre su altri mondi creando ponti ideali tra passato e presente e regalando al pubblico una reinterpretazione di azioni come “guardare”, “condividere” e “conversare” come parte di un approccio corale: su questo terreno, il progetto decorativo e architettonico sarà uno strumento per comunicare anche attraverso i sensi.

Nata a Pordenone nel 1980, studi di architettura allo IUAV di Venezia, dal 2005 la Celestino ha concentrato la sua attenzione sul design e l’interior design, collaborando con vari e prestigiosi studi. Nel 2011 fonda il marchio Attico Design e due anni dopo apre uno studio a Milano.

L’approccio della progettista manifesta il costante desiderio di un equilibrio tra arte, moda e design, e trae ispirazione dagli archivi delle maison di moda storiche come dalle lezioni di arte e architettura del passato. «L’abilità del designer sta nell’interpretare questi stimoli trasformandoli in una visione legata al prodotto contemporaneo», dice. «È un processo che richiede tempo, ma che trovo estremamente arricchente».

Milano, studio Cristina Celestino
Milano, studio Cristina Celestino

Avendo scoperto il design attraverso gli interni creati da alcuni dei principali architetti del mondo, da Adolf Loos a Carlo Scarpa, Cristina Celestino è affascinata dai dettagli, a cui presta molta attenzione, dal design su misura e da quello che prende ispirazione dal contesto urbano arrivando a trasformarsi in arredo. Anche interpretare il presente partendo dal passato, visitare più volte lo stesso luogo per catturarne appieno il significato sono caratteristiche del suo processo creativo.

Infine, un altro elemento conforta questa collaborazione: il grande interesse della designer per la storia e l’estetica francese: «Amo Parigi, esplorare i suoi imponenti monumenti e la sua architettura haussmanniana», afferma. «Offrono infinite fonti di ispirazione per quanto riguarda l’utilizzo delle superfici e dei materiali».