Best of Salone: complementi

Tavolini che si illuminano, pouf e porta-vasi componibili, cabinet che sembrano dipinti su tela: abbiamo selezionato i complementi d’arredo più interessanti presentati all’ultimo Salone del Mobile

Planck by B&B-Italia, Design Piero Lissoni - Photo © Tommaso Sartori
Planck by B&B-Italia, Design Piero Lissoni - Photo © Tommaso Sartori

Spazio alla fantasia, ma anche alla tradizione, rigorosamente visitata secondo le regole del vivere contemporaneo. Dai tavolini che si illuminano al cabinet che sembra un dipinto su tela, passando per pouf e porta-vasi componibili, ma anche scrittoi anni Trenta, ecco i complementi d’arredo più interessanti (secondo noi) presentati all’ultimo Salone del Mobile di Milano. 

Planck, B&B ITALIA (in copertina)
Tre tavolini tondi, accomunati da linee e materiali, ma unici per concept e personalità. Li ha disegnati Piero Lissoni, che li descrive così: “I tavolini Planck hanno la forma di grandi pastiglie o, se preferite, tamburi. Il più piccino è una specie di tabouret a cui abbiamo messo la luce dentro, è un po’ magico e può diventare una lampada”. Tutti hanno un piano in vetro semitrasparente e una base laccata in colori satinati o lucidi, oppure in finitura effetto rosewood.

Soft Corners by Cassina, Design Linde Freya Tangelder - Photo © Paola Pansini
Soft Corners by Cassina, Design Linde Freya Tangelder – Photo © Paola Pansini

Pouf Soft Corners, CASSINA
Tre tipologie di pouf con elementi che si incastrano tra loro quasi a formare una parete in pietra. Tutte le componenti sono separabili e dunque riparabili o sostituibili, come vuole la filosofia di Cassina LAB. Per questa collezione, l’azienda si è affidata all’estro di Linde Freya Tangelder, fondatrice dello studio di design Destroyers/Builders di Anversa. Il cuore delle strutture è in legno multistrato, l’imbottitura in poliuretano con una percentuale di polioli derivati da fonti biologiche e il rivestimento in tessuto e pelli della Collezione Cassina.

Nòs by Ceccotti Collezioni, Design Gianfranco Frattini
Nòs by Ceccotti Collezioni, Design Gianfranco Frattini
Andon by DePadova, Design Nendo
Andon by DePadova, Design Nendo

Nòs, CECCOTTI COLLEZIONI
L’azienda toscana (ri)presenta un classico dell’arredamento per interni firmato Gianfranco Frattini. La riedizione fa parte di una nuova linea che vede la riscoperta di icone del design tradizionale, soprattutto in legno. Disponibile in tre versioni – standard, con serranda e con tre cassetti anche sul piano – lo scrittoio Nòs, che significa “noce” in dialetto milanese, è qui reinterpretato in chiave moderna, ma senza smentire la sua funzione originaria.

Andon, DePADOVA
Il tavolino – in versione tonda e squadrata – può diventare anche una lampada, grazie alla struttura che si illumina e può far luce su tutto ciò che c’è attorno. Pensato da Nendo principalmente per l’esterno, è dotato di una pergamena altamente impermeabile, così come il top in pietra lavica nera smaltata o pietra pece bianca. Alla base, la filosofia giapponese del dormire e del sedersi per terra, per vivere la casa anche “dal basso”.

Drift by Elie Saab Maison
Drift by Elie Saab Maison, Design Carlo Colombo

Drift, ELIE SAAB
La sinuosità delle linee, così come quella delle superfici e dei riflessi creati dalla luce, crea un effetto di seduzione, come se qui ci fosse un velluto da accarezzare. Da questa idea sono partiti Elie Saab e l’architetto Carlo Colombo per elaborare la nuova collezione Maison, di cui fa parte anche Drift, un cabinet che richiama il dinamismo delle dune modellate dal vento, sulle cui ante ondulate spicca una speciale finitura a metallo liquido.

Earl by Flexform, Design Antonio Citterio
Earl by Flexform, Design Antonio Citterio

Earl, FLEXFORM
La famiglia di contenitori Earl, ideata da Antonio Citterio per lo spazio living e l’area pranzo, si compone di mobili sobri ed eleganti: un elemento basso con cassetti, più un altro mobile alto con ante a battente. Accomunati da linee geometriche ed essenziali – la cui semplicità non è sinonimo di semplificazione ma, piuttosto, di raffinatezza – hanno proporzioni diverse e varie destinazioni d’uso, da mobile per TV a madia o cabinet.

Soda by Gallotti&Radice, Design Draga & Aurel
Soda by Gallotti&Radice, Design Draga & Aurel

Soda, GALLOTTI&RADICE
Il progetto, che segna la prima collaborazione con lo studio di design multidisciplinare Draga & Aurel, nasce da una ricerca approfondita sui materiali e in particolare sul vetro. Quest’ultimo qui viene colato, texturizzato e pigmentato con una tecnica artigianale antica, che consente di realizzare un’ampia gamma di colori e sfumature. La forma circolare del cabinet, incorniciato da una struttura leggera in legno, sembra poggiare come un’opera d’arte sul cavalletto dell’artista.

Vanity Edward by Giorgetti, Design Dainelli Studio
Vanity Edward by Giorgetti, Design Dainelli Studio – Photo © Giorgio Possenti
Aero by Living Divani, Design Shibuleru - Photo © Tommaso Sartori
Aero D by Living Divani, Design Shibuleru – Photo © Tommaso Sartori

Vanity Edward, GIORGETTI
Una ricerca attenta e sofisticata su lavorazioni e materiali, con un occhio sempre rivolto alla sostenibilità. La nuova collezione di Giorgetti strizza l’occhio al passato pensando al futuro, e questo vanity Edward di Dainelli Studio ne è la prova: sagoma flessuosa e linee morbide, accessoriato con specchio e vani contenitori, sembra un mobile anni Trenta, ma è perfettamente contemporaneo. 

Scrittoio Aero D, LIVING DIVANI
Un design pulito e ridotto, perfetto per l’home-office. La famiglia Aero dello studio Shibuleru si amplia con il nuovo scrittoio Aero D, ulteriore trasformazione del concept lanciato nel 2016. Aero D reinterpreta in maniera lineare le esigenze dell’abitare contemporaneo: “L’idea generale è che l’ambiente ispira ciò che facciamo e come lo facciamo. Un design così semplice e comprensibile dovrebbe ispirare il lavoro alla scrivania, perché si deve sapere cosa si sta facendo. Allora si è felici”, ha spiegato il fondatore dello studio creativo di San Francisco, Lukas Sherrer.

Tray pocket by Meridiani, Design Andrea Parisio
Tray pocket by Meridiani, Design Andrea Parisio
Hevea by Pedrali, Design Victoria Azadinho Bocconi - Photo © Andrea Garuti
Hevea by Pedrali, Design Victoria Azadinho Bocconi – Photo © Andrea Garuti

Tray pocket, MERIDIANI
Firmato da Andrea Parisio per Meridiani, questo vassoio con struttura in legno e tasca portariviste è disponibile nelle finiture impiallacciato rovere tinto nero, chiaro, mandorla, laccato opaco o lucido, per adattarsi perfettamente a qualsiasi contesto (incluso il nuovo divano René dell’azienda italiana). Protagoniste dell’intera collezione sono le lavorazioni artigianali e le forme organiche che rendono questi pezzi d’arredo quasi opere d’arte ma senza omettere l’elemento di funzionalità e razionalità.

Hevea, PEDRALI
Pensato per portare la natura all’interno degli ambienti, il portavasi Hevea è frutto di una nuova collaborazione con la designer italo-brasiliana Victoria Azadinho Bocconi. Composto da uno “stelo” centrale in acciaio e da vasi in polipropilene agganciati, può assumere diverse configurazioni in base al loro numero e alla posizione. In questo modo, Hevea si inserisce in modo discreto negli ambienti, rendendo le piccole piante vere protagoniste della stanza. Disponibile anche Hevea Partition, portavasi a tre colonne per comporre pareti verdi in spazi pubblici, e Hevea Ice Bucket che diventa un secchiello portaghiaccio. 

Maori by Porada, Design Essetipi
Maori by Porada, Design Essetipi
Diamond by Riflessi
Diamond by Riflessi

Maori, PORADA
Questa consolle in appoggio a parete con struttura in metallo grigio peltro e piano in massello di noce canaletta è disegnata da Essetipi per Porada e si inserisce all’interno di una collezione che rielabora la tradizione del mobile italiano borghese in chiave contemporanea, riprendendo le linee iconiche degli anni Cinquanta, con citazioni dei grandi designer di quegli anni come Franco Albini, Ico Parisi, Ignazio Gardella.

Diamond, RIFLESSI
Per questi nuovi specchi, Riflessi utilizza per la prima volta nell’arredo lamiere di acciaio inossidabile, che creano un effetto estetico notevole grazie al trattamento con nanoceramiche: queste non solo riflettono la luce in modo peculiare ma hanno anche proprietà antibatteriche e anti-impronta. Oltre alla brillantezza cromatica dell’acciaio, a distinguersi qui sono anche le nuove superfici marmoree naturali ricche di venature e sfumature, proposte per i top di tavoli, tavolini e madie come il marmo Rosso Levanto, Sahara noir, Calacatta oro e Verde Alpi e i quarziti Patagonia e Cristallo Imperiale.