Saba: quando la coerenza diventa manifesto

A Milano è stato inaugurato, in collaborazione con Spotti, il primo flagship store di Saba, azienda che ha fatto della cultura dell’abitare la sua mission

Saba flagship store, Milano
Saba flagship store, Milano

«Il design deve emozionare»: è questa la visione su cui si basa l’essenza di Saba. Azienda fondata nel 1987 in provincia di Padova, ha un’anima tutta femminile, a partire dall’imprenditrice, Amelia Pegorin, che l’ha condotta al successo attraverso una spiccata sensibilità creativa e un approccio “umanistico” alla gestione d’impresa, che mette sempre il cliente al centro del progetto.

Da allora Saba dedica la sua continua ricerca alla cultura dell’abitare, mission che oggi si traduce nell’inaugurazione del suo primo flagship store a Milano, in collaborazione con Spotti, da anni punto di riferimento cittadino per gli amanti del design.

Uno spazio in viale Piave a Milano, a due passi da Porta Venezia e dal quadrilatero della moda, il cui progetto è stato curato dallo studio Quincoces-Dragò e dove gli arredi sono pensati come protagonisti di piccoli set scenografici in un continuo dialogo con l’ambiente.

Due le vie percorse: la prima ha come elemento fondante la centralità del prodotto, espressa da fondali che portano il visitatore a una visione immersiva dell’oggetto; la seconda è la poetica del colore, che non solo ha il compito di scandire gli ambienti, ma è veicolo alle connessioni emotive.

Per esempio, Teatro Magico, il nuovo tavolo progettato dello studio 967 Arch, è esposto come se davvero si trovasse sul palco di un teatro reale, realizzato con una boiserie in noce canaletto, che rimanda alla rotondità del progetto. O come succede per il divano New York Suite (Sergio Bicego) che si trova circoscritto da quinte in vetro e pannelli in velluto, texture diverse che consentono di dare carattere allo spazio, attraverso la dialettica di trasparenze e morbidezze sature.

Appunto legno, vetro e velluto sono i tre materiali che di volta in volta si alternano o si sovrappongono all’interno del negozio lasciato volutamente puro e naturale in argilla desaturata. Gli ambienti, concepiti per essere modificati al variare degli arredi, rimandano a un’altra idea fondante di Saba: offrire prodotti che, configurandosi liberamente, consentano interpretazioni sempre nuove, ricreando scenografie che parlano di noi e raccontano ciò che ci piace.

In sintesi, il nuovo store rappresenta una sorta di manifesto per l’azienda, un’affermazione della storia d’impresa di un brand teso a cercare la bellezza in ogni progetto, come un velo che deve rivestire ogni oggetto creato dall’uomo. Perché, amano ricordare in Saba citando Khalil Gibran, “viviamo solo per scoprire nuova bellezza. Tutto il resto è una forma di attesa”.

Foto © Andrea Bartoluccio