FederlegnoArredo: idee e azioni per la sostenibilità

Nell’evento “Impronte sostenibili, rigeneriamo il futuro” presentati i progetti a impatto eco della filiera, che mirano a favorire la durabilità dei prodotti e a ridurre, anzi azzerare, gli scarti

Sustainable Footprints: regenerating the future
Sustainable Footprints: regenerating the future

Dieci linee guida e un unico, grande obiettivo: riposizionare l’intera filiera del legno e dell’arredo nei parametri della sostenibilità, rendendola così pioniera della green Industry, nonché una voce e guida autorevole per imprenditori e operatori del settore. È quanto è stato ribadito, non soltanto a parole, in occasione dell’Assemblea annuale di FederlegnoArredo, durante un evento intitolato proprio “Impronte sostenibili, rigeneriamo il futuro”.

Qui, con la stampa e gli associati, è stato condiviso un piano strategico declinato in diversi progetti di azione, tutti improntati alla sostenibilità e consultabili sul portale https://fla-plus.it/. Il piano, frutto di un lavoro di confronto e focus group durato sette mesi, è stato concepito come concretizzazione del Decalogo FLA realizzato in collaborazione con Fondazione Symbola, che promuove presso aziende e istituzioni i temi della green economy.

Impronte sostenibili, rigeneriamo il futuro
Impronte sostenibili, rigeneriamo il futuro

A coordinare i lavori sono stati i delegati alla sostenibilità del gruppo: Maria Porro, presidente di Assarredo e Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli. Individuati anche i partner che affiancheranno le aziende nel percorso di transizione ecologica, tra cui Politecnico di Milano per la parte di formazione e Banca Intesa San Paolo per la valutazione delle performance ESG (Environmental, Social, Governance), criteri internazionali che garantiscono il perseguimento di investimenti etici e sostenibili.

L’obiettivo è ridefinire i sistemi produttivi limitando l’impatto ambientale, ma senza scalfire il ritorno economico: le aziende associate devono comunque rimanere competitive sul mercato. Per rendere tutto questo possibile – e soprattutto attuabile – gli operatori del settore dovranno porre maggiore attenzione alla durabilità dei loro prodotti e/o materiali. Come? Favorendone la rigenerazione e la riparabilità, estendendo il periodo di garanzia, valorizzando le materie prime sostenibili, recuperando energia e valorizzando il patrimonio boschivo nazionale, anche attraverso opere di riforestazione.

Impronte sostenibili, rigeneriamo il futuro
Impronte sostenibili, rigeneriamo il futuro

«Il nostro intento», ha dichiarato il presidente di FederlegnoArrendo Claudio Feltrin, «è stato fin da subito quello di sollecitare le aziende della filiera nel cammino verso la sostenibilità, per diventarne leader. Il nostro settore è già virtuoso ma è giunto il momento di attivare uno schema che miri a un orizzonte “zero scarti” in cui la qualità intesa come durabilità dei prodotti diventi la nostra cartina tornasole».

Claudio Feltrin
Claudio Feltrin

E mentre il presidente di Fondazione Symbola Ermete Realacci ha ricordato che “l’Italia è tra i leader mondiali nel legno-arredo anche grazie alla sostenibilità (ben il 93% della produzione italiana di pannelli truciolari è fatta con legno riciclato, ndr)”, il presidente della Fondazione Global Compact Italia Marco Frey – organismo facente capo alle Nazioni Unite – ha sottolineato come l’adesione di FederlegnoArredo al Global Compact dell’Onu sia «la dimostrazione dell’originalità del percorso intrapreso». FederlegnoArredo è di fatto la prima Federazione a essere ammessa al Patto mondiale per un’economia sana e sostenibile, che si impegna a perseguire i 17 obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030.

Ai lavori ha partecipato anche Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile Ministero della Transizione Ecologica, che nel suo intervento ha dichiarato: «Il sistema del legno-arredo è già ampiamente indirizzato verso questi obiettivi, ma va accompagnato nel percorso con misure concrete ed efficaci anche da parte delle istituzioni e della politica. Da parte nostra, dobbiamo integrare e coordinare le politiche di incentivo e creare governance condivise fra dicasteri per mettere a sistema le risorse».

Photo © Francesco Rucci, courtesy FederlegnoArredo