Un melting pot culturale, tra street art, luxury lifestyle, estrema opulenza, architetture eccentriche e tocchi di modern design, scandisce una delle città più diversificate degli States. Le imponenti ville dei Palisades e Beverly Hills, l’alternative culture in Venice Beach, l’Arts District in Downtown, le insegne al neon di memoria modernista, la creatività di West Hollywood, l’esclusività di Rodeo Drive dove si svela, inaspettata, la Anderton Court Shops, uno dei capolavori di Frank Lloyd Wright… Los Angeles appare come un mix eclettico di realtà contrapposte raccolte sotto la stessa “aureola”.

Un insieme di “set scenografici” in cui perdersi e affascinarsi, da esplorare a volo d’uccello dal Griffith Observatory, vicino all’iconica Hollywood Sign, con un panorama mozzafiato che domina l’orizzonte. Giungere a Los Angeles e sentirsi letteralmente sopraffatti da tanta immensità è una sensazione che investe ogni viaggiatore, e il pensiero di avere un solo giorno a disposizione trasforma l’emozione della scoperta in un’ardua esperienza di cui si ricorderà ben poco, se non il traffico. E per noi, appassionati di arte, design e architettura, il modo migliore per amare LA è tracciare un percorso ben definito, immergendoci il più possibile nei suoi simboli.

Prima destinazione, Venice Beach e il suo Boardwalk che la collega a Santa Monica: una meta obbligata in cui si respira ancora lo spirito e la profondità poetica degli artisti e degli scrittori della Beat Generation che qui trovarono la loro dimora. A pochi passi dalla spiaggia, Abbot Kinney Blvd. – definito il block più cool degli States – mette in scena il suo vibrante lifestyle tra boutique ricercate e gallerie d’arte.

Costeggiano i canali edificati nel 1905 da Kinney – parte di un piano denominato “Venezia d’America” – case colorate e spettacolari opere street, tra cui spicca sul Danny’s Deli il Touch of Venice di Jonas Never ispirato al noir Touch of Evil di Orson Welles, con una splendida Marlene Dietrich.

Ed è in questa eccentrica cittadina che sorge uno degli edifici più curiosi ideati da Frank O. Gehry: il Chiat/Day Building conosciuto come Binoculars Building, un manufatto a forma di binocolo, oggi parte dell’headquarter di Google.
Tra musei e teatri immaginati dai più acclamati architetti, a Los Angeles c’è solo l’imbarazzo della scelta: dal nuovo Academy Museum of Motion Pictures progettato da Renzo Piano – il più importante museo cinematografico degli Stati Uniti – al MOCA Museum of Contemporary Art di Arata Isozaki, dalla Walt Disney Concert Hall con la sua splendida morfologia organica narrata da Gehry, al LACMA di Atelier Peter Zumthor, dal contemporary art museum The Broad by Diller Scofidio + Renfro fino al magnifico Getty Center in Brentwood disegnato da Richard Meier.

Tra i new opening, il centro culturale The Audrey Irmas Pavilion creato dallo studio OMA, estensione della sinagoga in stile romanico-bizantino Wilshire Boulevard Temple. Concepito con una morfologia trapezoidale e una facciata realizzata con blocchi esagonali in pietra, il padiglione total white presenta al suo interno un giardino sommerso, una sala multifunzionale e uno spazio per eventi. E sulla sommità uno spettacolare e incantevole rooftop affacciato sulle meraviglie di LA.
Il design domina la città, si manifesta in ogni dettaglio e per chi ricerca arredi da collezione o contemporary furniture sono molteplici gli indirizzi. Primo fra tutti, West Hollywood Design District – destinazione culturale dedicata al design, all’arte, al fashion e al gourmand – scelta come “dimora” da visionari e leader creativi nel tratto di Melrose Ave., Beverly Boulevard e Robertson Boulevard, promenade eclettica in cui nascono le tendenze.

Imperdibile il Merois, nuovo ristorante sul rooftop del Pendry West Hollywood hotel, mentre nel sofisticato universo dell’arredo tappa obbligata da Luxury Living Group, Visionnaire, Boffi, Molteni&C, Knoll, Blu Dot, Roche Bobois, B&B Italia, Luminaire, la mecca del modern-contemporary, e al Pacific Design Center con i suoi settanta showroom e brand acclamati a livello internazionale.

Nel segno del vintage e del new modern, Boundary è uno spazio unico con collezioni di marchi selezionati made in France, UK e Italy; Hammer and Spear è invece uno showroom e design studio multidisciplinare dedicato a furnishing, lighting, stationery e persino apothecary; Lawson-Fenning autentico brand californiano, nei suoi due livelli offre arredi fatti a mano realizzati con materiali pregiati, oltre a ceramiche, lighting e accessori.

Chi ricerca le icone della storia del design deve recarsi da Galerie Half per ammirare pièces esclusive di Gio Ponti; da Amsterdam Modern protagonista il Mid-Century Modern e oggetti stravaganti anni ’60 e ’70. La passione per arredi innovativi e contemporanei si svela in A+R, ovvero Andy Griffith e Rose Apodaca, tra creazioni di brands provenienti da ogni parte del mondo come Normann Copenhagen, Lee Broome, Arpel, Beyond Object, Established & Sons…

Ed è nel cuore di Venice che sorge l’art design destination Stahl + Band fondata dal designer e creative director Jeffery Molter con opere modern organic e furniture hand-made. Non lontano, il tempio del vintage The Mart Collective strutturato come un imponente cabinet de curiosité in cui scovare veri e propri tesori di modernariato. Un mondo incantato in cui addentrarsi, perdersi ed esplorare… come una Alice in Wonderland.