USM, design a lunga conservazione

Modello innovativo di istituzione culturale, l’Het Nieuwe Instituut di Rotterdam combina museo, archivio, agenzia professionale e diverse aree disciplinari, dall’architettura alla cultura digitale, con l’obiettivo di incentivare il dibattito attraverso la ricerca e il coinvolgimento del pubblico.
Recentemente ha rinnovato il suo Centro di ricerca affidando il restyling a Sabine Marcelis, designer nota per uno spiccato orientamento all’esplorazione degli effetti materici di vetro, luce e resina, e per un’attitudine al lavoro progettuale di interpretazione e riuso creativo dell’esistente.
In questo caso, oggetto di una rilettura in ottica contemporanea sono i mobili modulari USM, risalenti all’inaugurazione del centro del 1993.

L’interior design trasparente di Sabine Marcelis

 

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Scopo della ristrutturazione era promuovere la ricerca accademica sulla Collezione nazionale di architettura e urbanistica e renderla altresì accessibile al pubblico, estendendo le funzionalità d’uso dell’ex spazio studio per garantire dunque anche l’interazione tra gli utenti.

L’intervento di Sabine Marcelis ha contribuito a dare luminosità a un ambiente dapprima percepito come buio e pesante, modificandolo in uno spazio luminoso e accogliente. Oltre all’eliminazione di alcune pareti per incrementare l’illuminazione naturale, la designer ha rivitalizzato gli iconici pezzi Usm integrandoli con pannelli di vetro colorato ed elementi in resina. 

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L’interessante gioco di colori e trasparenze ha conferito agli interni una nuova atmosfera, decisamente vibrante e più invitante che si adatta al lavoro e alla ricerca ma anche all’incontro e allo scambio. I moduli sono infatti serviti a determinare la strutturazione prossemica e a definire più zone: abbinati e disposti per comporre librerie di altezze diverse intorno alla zona studio, e contestualmente funzionali nella separazione fluida tra questa e le aree di consultazione più informali. 

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