DATA SHEET

Owner/Hotel operator: Algonquin, Laure Bienvenu Hekayem, Waleran Guinard
Interior design: Studio Jean Philippe Nuel
Furnishings: Agenceur Fast ou Insight, La Palma, Muuto, Objet de CuriositÈ, Prostoria,
Vincent Sheppard
Lighting: Gallotti & Radice, KIKI líÈclaireur, iGuzzini, Modular, Rockett Saint George
Bathrooms: Grohe, Ideal Standard
Textiles, carpets, curtains: Galerie B, Guild, Lelièvre, Massimo Copenhagen, Rubelli
Flooring tiles: CMR, Vicalvi Contract, Winckelmans
Artists: Delphine Messmer (mosaic: entrance carpet), Gola Hundun (fresco in the interior court)
Photo credits: Nicolas Matheus

L’hotel Le Belleval è ‘sbocciato’ con le sue quattro stelle in Rue de la Pépinière, progettato per essere un giardino segreto nel cuore del vivace quartiere commerciale di Saint-Lazare. Il nome rievoca, omaggiandolo, il padre della botanica scientifica Pierre Richer de Belleval e l’architetto Jean-Philippe Nuel ha individuato proprio nella natura il fil vert, l’elemento gioioso e vitale – seppur artificiale – del progetto che ha rimodellato l’interno di un incredibile edificio in stile Hassmann.

L’ingresso è stato trasformato in una monumentale hall di cui vengono esaltate le stratificazioni storiche; attorno al divano circolare in pelle capitonné che troneggia al centro ruota l’andirivieni degli ospiti e dei fruitori esterni a cui sono ugualmente accessibili il bar e il ristorante posti ai due lati. Sempre al piano terra, la reception conduce a un’ampia corte interna dove il motivo vegetale si arrampica persino sulle pareti nel murale affrescato dallo street artist Gola Hundun, e conduce a una biblioteca e a un ufficio. Luoghi, questi, di incontro e interazione in cui la decorazione combina tendenze e riferimenti capaci di restituire atmosfere morbide e una comune dimensione domestica.

Le 52 camere sono concepite come nidi sobri ma accoglienti raggiungibili attraverso corridoi esuberanti di fiori, in versione all over sulle sgargianti moquettes di Galerie B, stilizzati e monocromatici come quelli illustrati nei vecchi libri di botanica sulle pareti contese da boiserie scure e cornici che trattengono il tripudio esplosivo di una natura più selvaggia. Nelle stanze il motivo vegetale si ritrova nelle delicate trame floreali che adornano i tappeti e alcuni arazzi, nella grafica dei tessuti di rivestimento di poltrone e cuscini firmati Guild, Rubelli e Lelièvre, e nella citazione vintage degli oggetti di scena che alternano preziosità e senso dello humor tratteggiando ambientazioni mai uguali.

Ad accomunare gli interni è invece la parete tinteggiata di blu foglia di tè del retroletto che si congiunge al soffitto modellando lo spazio e creando contrasto con gli altri volumi e le grandi aperture a tutta altezza. Con i toni del blu giocano anche i rivestimenti del bagno, che si allineano al soggetto decorativo chiave con le composizioni a parete dal gusto retro di Vicalvi Contract. L’hotel dispone anche di una palestra ricavata sotto il magnifico soffitto a volta dell’interrato.