Cultura ed heritage: Fantoni riparte da qui

Il Gruppo Fantoni rinnova il Centro Ricerche, un luogo aperto di condivisione, dove fare esperienza dell’azienda, ma anche di temi sensibili alla sua filosofia: dalla creatività ai materiali, dalla sostenibilità alla cultura industriale

Nacque già, nel 1996, con il proposito di essere un luogo aperto al pubblico e alle istituzioni, non semplice luogo di memoria, bensì spazio di condivisione e confronto. Il Centro Ricerche del Gruppo Fantoni, il campus che sorge a Osoppo (Udine), si rinnova oggi mantenendo il medesimo concept, anzi, ampliandolo ancor più nei temi e nelle proposte. Così da essere, al termine dell’emergenza sanitaria, un punto saldo da cui ripartire, espressione tangibile dei valori che sono alla base del Gruppo stesso.

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Il nuovo allestimento del Centro Ricerche Fantoni si accompagna quindi a rinnovate funzioni nella parte didattica, nuove sezioni che approfondiscono temi cari all’azienda – sostenibilità, economia circolare, evoluzione dei materiali a base legno, superfici, acustica, energia rinnovabile -, un percorso ancor più immersivo nella storia della Fantoni, da quando nel 1882 fu fondata da Achille Fantoni fino a diventare un punto di riferimento nel settore arredo ufficio. Il Centro diviene quindi un hub dove anche scuole e università possono apprendere e fare esperienza, grazie anche all’ampio auditorium che ospita convegni e talk.
Di grande importanza, anche la biblioteca custodita al suo interno che raccoglie le collezioni delle riviste che hanno fatto la storia del mobile e del design, tra cui i nove volumi della collana editoriale Blueindustry.

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Se natura, ambiente e sviluppo sostenibile, architettura, creazione di nuovi materiali e creatività individuale, cultura industriale e cultura del progetto sono gli elementi distintivi dell’attività e identità aziendale, allo stesso modo sono gli elementi che definiscono il progetto del Centro Richerche.
“Alla base di questo approccio – spiega l’azienda – risiede la volontà di coniugare il rispetto e la valorizzazione di un patrimonio di persone, di idee, di oggetti, con l’idea che una forte missione culturale delle imprese possa rappresentare uno strumento basilare per migliorare il mondo circostante”.

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