In occasione dell’anniversario per i suoi 120 anni di attività, Giorgetti rilegge la propria storia e la celebra. E lo fa ribadendo l’impegno nel portare avanti un progetto che va oltre la realizzazione del prodotto e condividendo una serie di iniziative che mettono a disposizione un patrimonio costruito in 120 anni.
A cominciare dal nuovo logo aziendale, che rende omaggio al manico di bastone che caratterizza il bracciolo della poltroncina Progetti. E poi il libro Object to Project. Giorgetti design since 1898, edito da Electa, che celebra i protagonisti che hanno contribuito a trasformare l’azienda in uno dei più importanti brand del design italiano. Protagonisti celebrati anche nel film omonimo, che racconta 120 anni di manifattura intelligente nel distretto brianzolo.
Un viaggio attraverso il passato, il presente e il futuro che prende forma anche nell’opera di Chi Wing Lo: The Cabinet of Memories, un pezzo da collezione che ricorda un prezioso scrigno, realizzato in acero e formato da 120 caselle, ognuna delle quali rappresenta un tassello temporale.
E ancora… Individuando nel fermento creativo degli anni 80 uno dei momenti più significativi della sua produzione, Giorgetti ripesca nei propri archivi e riedita due progetti visionari, Dry e 50250, firmati Matrix, rispettivamente una sedia/poltroncina realizzata con la tecnica a incastro e una poltroncina pieghevole dalla fortissima componente tecnologica.
Un 2018 in cui non mancano le novità: la nuova GK.03, un progetto architettonico completo di accessori che definisce un trait d’union tra il mondo interior e il tema della cucina; Galet, un divano dal segno, semplice, pulito e ricercato; Grand Tour, una sedia pieghevole in noce canaletto con rivestimento rimovibile e Juliet, uno scrittoio con piano di lavoro ridotto al minimo, ma ricco di dettagli.