Cocktail a Saint Moritz

Una perfetta miscela di design made in Italy progettata da Baxter per Baltazhar, un nuovo lounge bar e bistrot in una delle destinazioni più ambite delle Alpi

Con un nome che è un marchio registrato del turismo internazionale da più di ottanta anni, Saint Moritz è destinazione di lusso perfetta e blasonata: World Heritage Site Unesco per le linee ferroviarie Albula e Bernina, due Olimpiadi Invernali, cinque Alpine World Ski Championship, e ancora competizioni di polo, bob, equitazione.

Qui, un nuovissimo indirizzo si è aggiunto a quelli già noti di ristoranti, hotel e vie dello shopping con un progetto totalmente Made in Italy, firmato dall’ufficio stile di Baxter e coordinato da Stefano Guidotti. Dopo i resort alpini di Madonna di Campiglio, La Thuile, Brigels, Achental, Lana, le datche della Tinkoff Collection di Courchevel e Val Thorens, ora è la volta della più classica meta dell’Engadina, St. Moritz, e di un lounge bar, il Balthazar, da scoprire non solo per i cocktail ma anche per gli spazi, caldi e invitanti, e le atmosfere, quiete ed emozionali.

L’ambiente principale è caratterizzato dalla presenza rassicurante di un antico bancone bar in legno scuro modanato che introduce a una piccola area ‘living’ più informale con divano, poltroncine, tavolini, e a una zona di tavoli e sedute per la degustazione dei cocktail. Accattivante e accogliente l’effetto diffuso della luce ambrata e dei riflessi dorati propagati dalle lampade a sospensione Lais.

A questo primo spazio conviviale si aggiungono due ‘satelliti’, ambienti più intimi a cui si accede da piccole aperture come fossero ‘stanze segrete’. La prima è un’elegante lounge privata dedicata al Dom Pérignon, la seconda la sala Chef Table in cui pranzare o cenare a stretto contatto con il lavoro dello chef. La cucina è infatti una struttura a vista, contraddistinta da un rivestimento ceramico verde scuro con pattern chevron e da una grande vetrata trasparente per isolare senza nascondere.

Il progetto d’insieme per Balthazar è reso speciale dall’articolata configurazione dello spazio, dal lighting design, dalla disposizione delle aree funzionali, ma anche dalla ricchezza dei materiali e della decorazione: la corposità dei cuoi di divani e sedute, la preziosità dei metalli, la miscela di forme e colori e, non ultimo, la ricchezza dei rivestimenti. In particolare nelle due sale private, in cui pareti e soffitto diventano occasione per sfoggiare estrose decorazioni floreali, a cascata o come sfondo iperrealistico.

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