Oltre alla nota apertura verso le più audaci visioni applicate al design del mondo tessile, quest’anno Nodus ha esplorato anche il campo dell’arredo con la collezione di librerie polifunzionali Basilea, cuore della recente divisione Nodus Furniture insieme alla collezione 2017 di tappeti.
Un sistema libreria firmato da Paolo Cappello e capace di innovare con discrezione, ricco di dettagli ricercati e non banali, che donano all’insieme un mood senza tempo e un’identità attraverso cui l’azienda interpreta un made in Italy fatto di saper fare, gusto, conoscenza del lavoro e della tradizione.
Caratterizzata dalla predisposizione a una grande personalizzazione, la libreria si propone in una palette di materiali ampia, con parti in metallo che possono essere laccate, cromate, in bronzo o rifinite in oro zecchino; legni in molteplici essenze, dal faggio all’acero, dal noce canaletto al classico rovere; e poi un vasto spettro di rifiniture, di laccature lucide o opache, che insieme all’utilizzo del cuoio, della pergamena, del ferro grezzo e dell’acciaio lucido rendono Basilea un progetto davvero versatile.
Versatile come la collezione di tappeti artigianali, a metà fra arte e design, caratterizzata da nuove collaborazioni con designer internazionali che hanno espresso il loro estro personale attingendo a temi vari e creando una collezione che presenta richiami alla filosofia, alla storia, all’architettura, alla natura e così via.
Si spazia dall’omaggio all’opera filosofica di Leibniz in Particles di Shiro Studio ai temi sociali dei tappeti Cangaço di Humberto Campana o Venezia Carioca e Bala Perdida di David Elia; dalla natura nelle sue mille declinazioni interpretata da Constance Guisset, Kiki van Eijk e Sam Baron alla linea espressiva e punk del tappeto Tearing Tapestry di Joost van Bleiswijk; fino ai Punti e Concetti di Giuseppe Manzoni, che non trascurano rimandi iconografici importanti a Kandinsky, Fontana o Damien Hirst.