Il Clever Park sorge in una zona accanto al fiume Iset: un progetto molto ampio che, quando terminato, coprirà una superficie di ben 16 ettari.
Il concept, sviluppato da Boris Voskoboynikov e da Maria Akhremenkova (i principal di Vox), parte da un preciso briefing iniziale per un’ampia superficie con destinazione office, ma non trascura il fatto che al complesso business verrà presto integrata un’importante area residenziale e che l’ambiente circostante offre contenuti naturalistici e legati al paesaggio.
Durante l’ideazione di questo spazio, i progettisti hanno dovuto trovare in primo luogo una soluzione architettonica non aggressiva per separare lo spazio dedicato agli uffici a quello per i flussi dei visitatori: così il piano inferiore è stato destinato a spazi per la relazione con i clienti, mentre il piano superiore è stato pensato per la gestione della società.
La seconda (ma non in ordine di importanza) mission era quella di riuscire a trasmettere, attraverso l’architettura, i valori dell’investitore. E la visione estetica del progetto è stata la chiave di volta per l’ottima riuscita del medesimo.
Ecco quindi la logica dell’accostamento tra texture dai soggetti minimalisti con materiali di costruzione e finitura tradizionalmente aggressivi e duri, come il cemento, il vetro e l’acciaio.
Le pareti degli uffici sono di cemento con dei temi quadrati a interrompere la continuità del materiale, una griglia metallica crea un effetto speciale per l’illuminazione. Gli arredi verniciati indicano e contraddistinguono le aree comuni e i luoghi per lo storage.
La reception accoglie i visitatori con un desk “scolpito” in Corian, primo e forte segnale del tono modernista dell’intera costruzione.
Nel Clever Park architettura e interior si fondono con un’idea moderna di design dell’ambiente lavoro, tra spazi business e aree per il networking e lo svago.
Un’altra delle caratteristiche più rilevanti di questo progetto è la scelta delle tecnologie per lo sviluppo sostenibile (tema molto sentito nella regione degli Urali) e l’uso di materiali da costruzione prodotti a partire da materie prime locali. Numerose poi le soluzioni volte al risparmio energetico.
Il risultato è un piccolo-grande quartiere, quasi un district nell’accezione moderna del termine, che segna il territorio con la sua unicità e al tempo stesso ne contamina i dintorni.
Vox Architects è riuscito nella missione di creare un’immagine omogenea dell’area, dare un valore “urbano” a un luogo principalmente dedicato al mondo commerciale, a integrare l’architettura delle costruzioni e dell’interior con la natura circostante e a creare uno sviluppo armonizzato con il territorio. Vox Architects – uno dei più affermati studi di progettazione in Russia – ha firmato anche le sedi della Leo Burnet e di Zenith Optimedia e realizzato progetti di interior per privati e uffici.
Credits:
Cliente: Clever Park
Progetto: Vox Architects
Team Architetti: Boris Voskoboynikov, Maria Akhremenkova
Principali Fornitori: Ligne Roset, Moroso, Tecno, Zanotta, Corian by DuPont
Photo credits: Sergey Ananiev