Pisa, il tempio dell’orologeria

Sorge in via Verri 7, all’interno di uno storico palazzo della Milano borghese. 1200 metri quadrati sviluppati su tre piani, che dominano il Quadrilatero meneghino affacciandosi su via Montenapoleone. Un’aura di sacralità avvolge il nuovo Flagship store di Pisa Orologeria, riferimento internazionale per appassionati e collezionisti: una galleria conduce verso l’ingresso, definito da banconi simmetrici in alabastro e dominato, al centro, dal Labirinto in ottone – logo del brand – incastonato nel pavimento in marmo. Questo, il fulcro da cui prende le mosse l’intero concept dello store.

Artefice creativo è l’Art Director Antonio Vittorio Carena, che ha proiettato nel progetto architettonico la struttura di un planetario, dove la luna e i pianeti sono rappresentati concettualmente dagli ambienti che gravitano attorno al Labirinto, ovvero a Pisa, il sole; così i preziosi orologi sono le stelle che illuminano la volta celeste. «Tutte le circolarità del negozio, dalle pareti ai gradini, rappresentano le orbite che si propagano verticalmente da quella centrale, per ripetersi ad ogni piano – spiega l’architetto – Se al primo piano è il labirinto in marmo, al secondo corrisponde un tappeto, al terzo è uno specchio nero».

Perfino il naming delle aree si adeguano a tale filosofia: l’ingresso è denominato Quadrante, raccolto da quinte in ottone realizzate con trama circolare in cui sono rappresentate le costellazioni dei componenti della famiglia Pisa; in uno spazio più profondo si apre la zona Satellite per brand dal concept di volta in volta personalizzato; un’imponente scala in mogano conduce alle Orbite del secondo piano, i salotti più intimi e appartati in cui ogni disco custodisce un brand differente che gravita in quello spazio.

L’Osservatorio, al di sotto della cupola che sovrasta la struttura, si apre al terzo piano con un carattere ibrido, distinto in un’area appositamente destinata a eventi e progetti speciali, per celebrare il mondo orologiero nelle sua pluralità; l’altra, accoglie l’hospitality lab e il laboratorio tecnico, per la prima volta aperto al pubblico. «L’Osservatorio nasce con il duplice intento di far tornare centrale il concetto di orologeria, in cui gli orologi diventano un’estensione, e di trasformare questo negozio in una boutique internazionale, ovvero in grado di parlare al mondo in un linguaggio univoco».

Se il progetto architettonico – che ha previsto anche un arretramento della facciata del palazzo di 160cm per creare la galleria esterna – proietta Pisa verso il futuro e un processo di internazionalizzazione, l’interior design richiama la storia del brand, nato 75 anni fa dalla prima bottega dei F.lli Pisa proprio in via Verri e oggi alla terza generazione. «Le nuance sono state scelte analizzando tutti i negozi Pisa dal 1940 ad oggi, non è stata fatta una scelta di tendenza perché Pisa vuole essere lui stesso trendsetter – racconta Vittorio Carena – Sono quindi presenti tutti i materiali storici integrati però nell’epoca contemporanea, come il mogano, tradizionalmente usato lucido, ora invece opaco. Tutte le finiture in realtà sono opache poiché volevamo che l’unica cosa che splendesse nel negozio fossero gli orologi». Il marmo bianco è stato sostituito con la pietra grigia d’Istria, il cocciopesto a grana fine è stato ridisegnata nella texture a grana medio grande. Infine, trovano posto nuovi materiali tra cui la galvanica in metallo di loro matrice, utilizzata anche per le finiture dei complementi di arredo, firmati Romeo Sozzi o disegnati su misura.

Pisa Orologeria è presente all'interno della collezione Contract&Hospitality – Spring/Summer Book 2016 de IFDM disponibile anche nella versione digitale.

Credits:
Proprietà: Pisa Orologeria
Interior design: Antonio Vittorio Carena
Fornitori principali: Promemoria design by Romeo Sozzi
Photo credits: Antinor