Largo all’home decoration di Altoclassico

Si torna a parlare di Altoclassico, dell’intramontabilità del settore, del suo spirito intraprendente e propositivo nell’accogliere nuove sfide. Si è già parlato di Binda Mobili d’Arte, di Fratelli Origgi, di Galimberti&Co, e ancora di MGC e Linea Viganò; cinque delle nove realtà imprenditoriali che hanno partecipato alla collettiva, durante la 55esima edizione del Salone del Mobile ad Aprile. In seguito alla pubblicazione del primo episodio dedicato ad Altoclassico, questo secondo – e ultimo – appuntamento prende in considerazione le altre quattro aziende, impegnate nella lavorazione di diversi quanto più preziosi e rari materiali da ci prendono vita oggetti che valorizzano interior differenti: se arricchiscono ambienti di impronta classicheggiante, allo stesso modo aggiungono un tocco di eleganza a quelli contemporanei.   

La versatilità alla base di Nuova Cev, Stilars, Tiche Porcellane d’Arte e Silver Tre si declina in risultati eclettici e originali, apprezzati tanto da privati quanto da professionisti del contract a livello internazionale. 

«Abbiamo riscontrato un’ampia apertura verso nuovi settori, come quello del Bagno – nota Silvia Santa Gobbi di Stilars –  Fino a 10 anni fa realizzavamo solamente due linee di prodotti bagno, mentre oggi le collezioni sono salite a quota 16». L’azienda è specializzata nel trattamento dell’ottone, che prende anche la forma di lampadari e opere decorative per eventi speciali – matrimoni, battesimi, anniversari. Il materiale è estremamente apprezzato dal mercato mediorientale, come dimostra il servizio da tè personalizzato che Stilars ha prodotto per un cliente turco.

Accanto alla Turchia e al Medio Oriente, anche Russia, Azerbaijan e altre nazioni asiatiche sono tra i Paesi principali cui si rivolgono le nove realtà di Altoclassico. Silver Tre parla anche di Singapore, nuovo polo strategico del design, dell’arredamento e dell’archtettura. Inoltre, l’azienda interviene nella cornice italiana ideando creazioni adatte a essere inserite in ambienti teatrali, architettonici e nelle chiese.
Le diverse matericità di cristallo e ceramica descrivono le creazioni di Nuova Cev e Tiche, basate sull’artigianalità e la manodopera. Molte di queste novità sono state presentate al Salone del Mobile, quali – rispettivamente – decorazioni colorate applicabili alla parete, che sostituiscono i reali dipinti e complementi d’arredo. Alberto Rocchini, portavoce di Nuova Cev, enumera le tendenze più attuali: «Ritrorna in dimensione preponderante il cristallo trasparente, talvolta accostato a motivi decorativi e incisioni. L’oro scompare, ma alcuni fashion brand richiedono abbinamenti a toni cromatici originali». Dal settore emergono comunque problematiche che il mondo artigianale riscontra da diverso tempo, ovvero «Mancano decoratori in grado di maneggiare i cristalli con maestria», sottolinea Rocchini, un patrimonio culturale e professionale che da sempre è cifra distintiva e impareggiabile di questa sfera del Made in Italy. 

Marcate sfumature e leggere tracce di diversità caratterizzano le aziende presentate in questa rassegna, ma tutte riconoscono il ruolo chiave di Altoclassico, che si è distinta per l’organizzazione impeccabile e per i numerosi contatti che è stata in grado di generare.