Dal Trend Lab, la definizione di Cosy Home

Intimità è il termine chiave che ruota attorno a una nuova definizione di Casa. O meglio, una delle nove definizioni che il Salone del Mobile.Milano Trend Lab ha tracciato per definire i megatrend dell’abitare contemporaneo, attraverso la ricerca LivingScapes. Cosy Home è probabilmente la dimensione che si accosta maggiormente al significato tradizionale di Casa, inteso come rifugio e sicurezza; che è equamente condivisa dal singolo e dalla famiglia più ampia; che predilige un valore di autenticità, aderendo in minima parte ai dettami delle mode. Il nuovo laboratorio di ricerca e centro di intelligence del Salone del Mobile è partito quindi da questa tendenza, forse la più sentita e condivisa, per raccontare i cambiamenti e le nuove direzioni che a livello internazionale il mondo del design e dell’arredo stanno intraprendendo.

«Cosy Home è il trend che ci dice quanto oggi il tema della casa sia centrale nella vita e nell’immaginario di chi la abita. La casa intesa come luogo dell’anima che rispecchia il nostro modo di essere, un universo vivo e “pulsante” in cui progetto e design sono funzionali all’agio e al ben-essere e costituiscono, dunque, un mezzo e non il fine ultimo», riporta la relazione della ricerca. Lo studio – condotto secondo una metodologia di matrice etnografica basata sull’osservazione sul campo a livello internazionale, combinando fonti field, desk e web accanto al supporto di Opinion leader – ha rivelato come tale trend porti ad un duplice esito: Homedulgence e Digital Detox.

Nel primo caso, l’abitazione si trasforma in un ecosistema confortevole e accogliente, tale da divenire preferibile al mondo esterno. Basti pensare ai tanti servizi oggi messi in atto dal mondo web per portare a domicilio le amenities della mondanità: da Netflix che ha ribaltato le regole del gioco dell’intrattenimento domestico, all’e-commerce per lo shopping. Fino a quei servizi che permettono una nuova relazione con il cibo all’interno delle mura domestiche: Cortilia o Portanatura che spediscono su abbonamento scorte settimanali di frutta e verdure fresche a km zero, Deliveroo o Supper (londinese) che effettuano consegne dai ristornati premium della città.

Dalla cucina, riscoperta quale fulcro centrale dello spazio domestico e relazionale, al bagno, destinato a essere equiparabile a una private spa, luogo del wellness per eccellenza e generatore di benessere psicofisico, e per questo oggetto di attenzione da parte del design di interni quanto per gli altri ambienti della casa.

Esempi concreti di queste nuove attitudini arrivano un po’ da tutto il mondo. A Taiwan lo studio Hao ha realizzato per la famiglia Stone un progetto di interior flessibile e interattivo, in cui l’area living coniuga le funzionalità di un soggiorno a quelle di uno spazio gioco, dove la famiglia può liberamente trascorrere tempo insieme. Da Mosca, Crosby Studios ha optato – nella ristrutturazione di un appartamento dei primi ‘900 – per la creazione di un’area fluida senza soluzione di continuità tra cucina, living e area relax. È firmata Oki Sato invece Lamp Shower, una lampada-doccia appunto, rappresentazione dell’ibridazione in atto tra bagno e altri ambienti.

In questa atmosfera di comfort e appagamento abitativo, la casa si erge a «quiet zone, isola di calma e silenzio», che agevola una disconnessione temporanea dal vortice digitale in cui quotidianamente siamo immersi. Ecco allora trovare perfetta espressione il progetto Offline Chair di Agata Nowak, una poltrona che nasce per garantire una no-digital experience grazie sia alla sua forma avvolgente sia alla speciale tasca destinata ai supporti digitali, che ne blocca i segnali. Allo stesso modo Just the bell del designer parigino Ignasi Giró, una semplice sveglia che si collega via bluetooth allo smartphone per assolvere alle sue funzioni, ma consentendo di lasciare il cellulare (con le sue distrazioni) al di fuori della camera da letto. Della stessa impronta, Pepper Hacker, firmato dal brand australiano Dolmio, apparentemente un normale macinapepe che annulla però wifi, device tecnologici e televisore per 30 minuti, così da garantire la convivialità della tavola.

Questo è L’Abitare dei Sensi, il modo di vivere la casa che permette di riconnettersi a una più introspettiva serenità quotidiana, alla riscoperta di valori più autentici.
Questo è il primo di nove megatrend che raccontano il panorama domestico di oggi.