Come rivesto? Dubai risponde

Il ruolo dei materiali sta cambiando. Middle East Covering e Middle East Stone ne sono i portavoce; i due eventi collaterali al più ampio Index concentrano la loro attenzione sui materiali per superfici interior, su pietra, marmo e ceramica. Entrambi sono stati inaugurati ieri dallo sceicco Hamdan bin Rashid Al Maktoum presso il Dubai World Trade Centre, Sheikh Saeed Halls e – fino al 26 maggio – intratterranno i professionisti con esposizioni e due iniziative gratuite legate all’aspetto formativo: The Designers’ Forum e CPD Workshops.

Le hall del Trade Centre si trasformano in una dinamica piattaforma orientata alla condivisione: di informazioni, di idee, di contatti, tra designer e architetti, contractor e produttori. Nigel Eckersall, Vincenzo Porciello, Massimo Imparato sono solo alcuni nomi dei 40 speaker che intrattengono l’auditorio durante la quattro giorni, che ha avuto subito un buon riscontro in termini di partecipazioni.

Gli incontri formativi non si limitano a esplorare i nuovi trend nel settore dei rivestimenti, ma affrontano concetti impegnativi quali la sostenibilità e riflettono sulle necessità delle superfici nel settore sanitario, dell’hospitality e del real estate.

L’area del MENA – Middle East and North Africa – è patria di sviluppo incontrollabile per quanto riguarda l’interior design; niente di meglio che la frizzante Dubai per ospitare eventi come Middle East Covering e Middle East Stone.

«C’è stata una forte crescita nell’utilizzo del marmo in linea con la contemporaneità. Infatti, nel corso degli utlimi due anni il marmo è stato usato per infondere un sentimento di lusso contemporaneo. Tutti guardano a un look più pulito», afferma Eckersall – Design Manager di Omniyat.

Concentrandosi sulle tendenze da perseguire, si nota la pietra naturale accanto a metalli (quali rame, alluminio, acciaio) non solo in ambienti attenti all’innovazione in fatto di design, ma anche in ospedali, aeroporti e molti altri spazi.