Il design torna a Stoccolma

Al via la Stockholm Furniture Fair, kermesse di riferimento per il design scandinavo: tante le novità alla 71esima edizione della manifestazione, la prima in presenza dopo il lockdown

4PM by Chris Martin for Massproductions (Sweden) - Nominee Furniture of the year

400 espositori da 31 Paesi: questi, in sintesi, i numeri della 71esima edizione della Stockholm Furniture Fair (7-11 febbraio), fiera più importante per il design nell’area scandinava, primo appuntamento in presenza dopo il lockdown. Molte le novità in programma, a partire da due nuove aree espositive: The Gallery Edition, con una selezione dei progetti presenti in città, dove si svolge la Stockholm Design Week (in programma dal 6 al 12 febbraio e dal 5 al 9 settembre), a cura di Sophia Bratt, e The Nude Edition, con stand di 15 metri quadrati che vogliono essere la dimostrazione di un ritorno all’essenziale, realizzati in materiali riciclati, smontabili e riutilizzabili.

The Nude Edition
The Nude Edition

La seconda novità è Älvsjö gård, una nuova piattaforma per il design di ricerca e collectible collocata nelle 13 sale di uno dei più antichi castelli della città, risalente al 1600, con una selezione di gallerie e progettisti indipendenti. Tra i partecipanti: lo studio danese Tableau, il multidisciplinare Navet di Stoccolma; le gallerie norvegesi Pyton Gallery e Kiosken, le svedesi Stockholm Modern e Coulisse Gallery.

Älvsiö Gård, Kiosken, Studio Sandland - Photo © Andreas Omvik
Älvsiö Gård, Kiosken, Studio Sandland – Photo © Andreas Omvik

Nel padiglione della fiera si rinnova l’appuntamento con Greenhouse, lo spazio dedicato ai nuovi talenti del design: quest’anno saranno 32 i progettisti e 30 le scuole di design provenienti da 18 Paesi. E la Hall B ospita i progetti selezionati per gli Scandinavian Design Awards, alla loro prima edizione, che promuovono design e interni da Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca.

Come sempre, verrà dato ampio spazio ai talk, organizzati in un programma che si articola in tre luoghi: il palco principale della Victoria Hall, il palco Ung Svenskt e lo stand Swedish Design Movement: il focus sarà su sostenibilità, anche culturale, economia circolare, il nuovo significato dell’abitare post-pandemia e racconti di progetti sperimentali.

Plankton 2 by Julia Koerner
Plankton 2 by Julia Koerner

Tra i relatori, l’architetto ucraino Slava Balbek, il designer canadese Philippe Malouin, Nicolas Bellavance-Lecompte e Giorgio Pace, fondatori della kermesse di collezionismo Nomad, il designer americano Stephen Burks, Sabine Marcelis, Yael Mer e Shay Alkalay (Raw Edges), Ilse Crawford, Anders Lendagar e Victoria Millentrup dello studio BIG.

Front - Photo © Christopher Hunt
Sofia Lagerkvist & Anna Lindgren – Photo © Christopher Hunt
Front
L’installazione progettatadallo studio Front per l’ingresso della Stockholm Furntire Fair

Ospite d’onore di questa edizione lo studio Front, con base a Stoccolma e formato da Sofia Lagerkvist e Anna Lindgren, primo studio svedese a ricevere il riconoscimento. La hall d’ingresso della fiera ospiterà un’installazione ideata dalle due progettiste e realizzata con gli arredi Pebble Rubble prodotti da Moroso: una serie di sedute organiche a forma di sasso che rievocano gli spazi naturali incontaminati svedesi e diventano una riflessione ambientale – ma anche culturale e psicologica – sui benefici effetti della natura per la salute fisica e mentale delle persone.

Sync Mode by Youran Song
Sync Mode by Youran Song
Human Error
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Tra le numerose installazioni presenti dentro e fuori la fiera, le più significative sono Now or never – 1kg CO2 che riflette sull’impatto climatico degli arredi, a cura della designer Emma Olbers, con l’agenzia EY Doberman e la partecipazione di Form us with Love, Polestar, Doconomy e Nrep; e Closing the loop, a cura di Solaris Community, con arredi e complementi realizzati con la plastica recuperata dagli oceani da creativi e aziende (alcuni nomi: Karim Rashid, Pierre Balmain, Swarovski e Julia Koerner). Molti anche le occasioni d’incontro create da aziende come Rimadesio, Kartell, Carl Hansen & Søn e molte altre.

Jonas Bohlin & Christine Ingridsdotter - Photo © Martin Brusewitz
Jonas Bohlin & Christine Ingridsdotter – Photo © Martin Brusewitz
Stephen Burks
Il designer statunitense Stephen Burks, tra gli ospiti dei talk organizzati in fiera

Un’attenzione all’ambiente testimoniata anche da iniziative come quella della caffetteria Underbar, ospitata nella Hall B, e progettata da Jonas Bohlin, che da trent’anni firma i progetti dei più importanti ristoranti svedesi, insieme a Christine Ingridsdotter: al termine della manifestazione, materiali e arredi verranno riutilizzati in altri locali.