Il tappeto secondo le nuove generazioni

Tredici studenti del Corso in Interior Design IED Torino raccolgono la sfida lanciata dall’azienda Battilossi: rileggere la tradizione antichissima del tappeto e dello spazio in cui si inserisce attraverso codici contemporanei e digitali

“Suspended stories” by Giorgio Buratto & Valentina Correnti – Battilossi & IED Torino
“Suspended stories” by Giorgio Buratto & Valentina Correnti – Battilossi & IED Torino

Non basta essere un tramite esperto e apprezzato nella tradizione millenaria del tappeto per rinnovare il percorso di ricerca. Lo ha capito Maurizio Battilossi, fondatore e Ceo dell’omonima storica galleria torinese, che, con la sua azienda specializzata nei preziosi manufatti lavorati negli stabilimenti di Katmandu in Nepal e Lahore in Pakistan, ha voluto essere partner di tesi del Corso in Interior Design IED Torino per l’anno accademico 2021/22.

«Si dice spesso che l’esperienza sia l’elemento fondamentale per avere voce in capitolo su un determinato argomento», racconta. «La mia opinione è che, spesso, l’esperienza costituisca un fardello che rallenta il cammino di rinnovo; una gabbia, certo ben conosciuta, ma che impedisce di vedere le cose da un punto di vista nuovo. Lavorare con i ragazzi dello IED ci ha permesso di svecchiare un modo di vedere le cose. Per noi il tappeto è un mondo conosciuto molto bene, ma osservare nei mesi la genesi di questi progetti ha certamente vivificato nuove energie e risorse anche per noi».

Gli studenti dello IED Torino in visita alla Galleria Battilossi per il primo brief
Immagine digitale elaborata da Asja Starace
Immagine digitale elaborata dalla studentessa Asja Starace per il progetto con Battilossi

I compiti affidati ai ragazzi sono stati diversi, svolti sotto la guida della coordinatrice del corso e relatrice di Tesi Adelaide Testa (co-fondatrice dello studio di architettura Marcante-Testa) e dalla docente e correlatrice di Tesi Giorgia Scioratto.

Il primo è stato quello di realizzare un allestimento temporaneo che valorizzasse le collezioni della Galleria, ma con un approccio sostenibile e consapevole, quindi facilmente smontabile e assemblabile. In parallelo, è stato chiesto di progettare spazi virtuali all’interno dei quali ambientare i tappeti.

Un lavoro completato dal team con un modello in scala 1:20 della parte interrata e del primo piano della Galleria Battilossi. In primo piano, negli spazi virtuali progettati, risultano sempre qualità degli spazi e benessere degli individui.

CamillaBosio-AliceGiordano_Geometriclines
CristinaPostelnicu-VirginiaUrro_Adoortoanotherworld
LetiziaMancuso_L_essenzialeeinvisibileagliocchi
AnnikaFerrero-LunaTesta-GiuliaScagnetto_Un_oasiditappeti
AsjaStarace_Textilemateriality2
AlbertoFrua-LucreziaStravicino_Biomorfismoumano
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Come in “Textile materiality” di Asja Starace, allestimento di una collezione che combina antico e contemporaneo avvolta da strutture su misura di PaperFactor e da pareti forate di Mutina. Il tutto in uno stile caldo e informale.

O come “A Door To Another World” di Cristina Postelnicu e Virginia Urro, che mette al centro la relazione tra tappeto-uomo-casa con sensazioni di avvicinamento al terreno, grazie a tappeti da preghiera o meditazione, e di elevazione, con carte da parati che rimandano alla metafora dell’Eden.

Mentre “Suspended stories”, il progetto di Valentina Correnti e Giorgia Buratto, ritorna alla funzionalità originale del tappeto mettendone in risalto l’aspetto tridimensionale.

Asja Starace
Asja Starace
Lucrezia Stravicino
Lucrezia Stravicino

Infine, agli studenti è stato chiesto anche un progetto di tessitura digitale, eseguito con Microsoft Excel che mostra un utilizzo insolito del software per descrivere disegno e vello del tappeto attraverso i colori di riempimento e i segni tipografici.

Tutti gli studenti (Camilla Bosio, Giorgia Buratto, Valentina Correnti, Annika Ferrero, Alberto Frua, Alice Giordano, Letizia Mancuso, Cristina Polstenicu, Giulia Scagnetto, Asja Starace, Lucrezia Stravicino, Luna Giovanna Testa, Virginia Urro) sono partiti da una fase di ricerca storica sui tappeti antichi, berberi e tibetani della collezione Battilossi e sulle tecniche di tessitura, grazie alla possibilità di accesso agli archivi aziendali.