Meta-Sensible, lo stile del nostro tempo

È la nuova estetica che mette in dialogo mondo fisico e dimensione digitale, colori onirici e tecniche artigianali, talenti del design e cucina di ricerca. Da esplorare a Parigi, a Maison&Objet

OltreNFT by Saba, © Hugo Fournier
OltreNFT by Saba, © Hugo Fournier

Questa edizione di settembre di Maison&Objet (Parigi, 8-12 settembre) è articolata in 14 settori, con più di 2.000 espositori (di cui 600 nuovi ingressi), tre spazi tendenza (What’s New?), installazioni scenografiche e un programma di 20 conferenze. Un mondo raccolto attorno a un tema, Meta-Sensible, concetto che concilia due aspetti del nostro tempo in apparente contraddizione: da una parte, il desiderio di fuggire in un “altrove” digitalizzato, dall’altra la spinta sempre più forte a vivere e condividere esperienze reali.

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Maison Dada
Maison Dada

«Il mondo fisico e quello digitale non sono più contrapposti. Piuttosto, si fondono, si ibridano e si aumentano a vicenda», spiega Vincent Grégoire, dell’agenzia di consulenza NellyRodi, che ha coniato il concetto. Questo si traduce in un gusto che mette in dialogo lo stile onirico del metaverso (toni morbidi, forme arrotondate e quasi irreali, iridescenze) con materiali, texture e tecniche naturali, tipiche dell’artigianato e della produzione manuale: un esempio perfetto è quello della ceramica, materiale che oggi è al centro di mille sperimentazioni creative e artistiche.

Il tema Meta-Sensible, chiave di lettura di tutta la manifestazione, sarà particolarmente evidente nei tre allestimenti della sezione What’s New?: Utopia Now di François Delclaux, Color Power di Elizabeth Leriche e Kaleido-Scope di François Bernard. Tre mini-mostre, ciascuna articolata in più capitoli, dove oggetti e accessori (quasi tutti presenti in fiera) diventano gli elementi di scenografie che raccontano tre visioni di stile, tre modi di vivere e abitare. Questa edizione autunnale di Maison&Objet Paris mette in luce anche i talenti di domani con Future on Stage, riconoscimento che premia tre nuovi editori di design apparsi dopo la pandemia.

Mojow
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Pols Potten
Pols Potten

Un’altra tappa importante di questa edizione è il padiglione 3, dedicato al cibo. La mostra Wow the table mostra l’evoluzione dei codici della tavola attraverso ambientazioni oniriche: una giuria (composta da India Mahdavi, Thierry Marx e Stéphane Bern, protagonisti anche di una conferenza speciale) premierà gli allestimenti più belli. Mentre la sezione Cook & Share offre ai visitatori la rara opportunità di condividere la cucina delle future stelle della gastronomia, selezionate da Gault&Millau.