Pinto e Stefano Pilati: il gesto creativo

Dall’incontro tra una grande maison francese di decorazione d’interni e uno stilista carismatico nasce un nuovo progetto. Dove i mobili diventano come delle sculture

Canapé by Pinto, Design Stefano Pilati
Canapé by Pinto, Design Stefano Pilati

Alberto Pinto, scomparso nel 2012, è stato una grande firma nel mondo della decorazione
d’interni che vede in Parigi, dove era basato, il suo centro. Ha progettato appartamenti, sedi di aziende, hotel, yacht e jet. E ha creato una linea di arredi e di oggettistica. Oggi lo studio continua a reinventarsi sotto l’impulso del nuovo proprietario Fahad Hariri, diplomato all’École Spéciale d’Architecture di Parigi, appassionato d’arte e di design e, affiancato da Pietro Scaglione, co-direttore artistico della maison.

Il più recente progetto firmato Pinto è una collaborazione speciale con Stefano Pilati, noto per il suo lavoro di direzione creativa per alcune delle più celebri case di moda (una per tutte: Yves Saint Laurent). Un taste-maker la cui creatività diventa stile di vita. La collaborazione è nata quando Hariri ha scoperto l’approccio sperimentale di Pilati, uno stile fatto di gesti, di accostamenti sorprendenti e in apparenza casuali, di uno stile dove la naturalezza dell’eleganza è tutto.

Da questo primo incontro nascono oggi due pezzi-simbolo: un divano dalla sagoma morbida e lievemente curva, rivestito in una tela di cotone che sui braccioli raddoppia diventando un drappeggio sontuoso e minimale allo stesso tempo; e una poltrona-scultura, replica in bronzo di una seduta realizzata da Pilati per la sua casa di vacanza, un tappeto intrecciato gettato su una sedia per trasformarla in poltrona.

Oggetti prodotti come pezzi d’arte in edizione limitata quando non limitatissima: trenta pezzi per il divano, solamente otto per la poltrona. «Questo è il mio primo progetto legato all’interior design», spiega Pilati. «Adoro decorare gli spazi, ma non lavoro con arredatori. Il mio stile nell’arredare le case è un po’ come sono abituato a vestirmi. Due attività che mi piacciono molto».