Ricerca costante, apertura al nuovo e al tempo stesso valorizzazione del patrimonio culturale storico: The Cassina Perspective, espressione che per l’azienda – nata a Meda nel 1927 – è diventata una chiave di lettura e una direzione di percorso, è un gioco di punti di vista messi in relazione tra di loro. Un dialogo di idee che attraversa il tempo. I nuovi pezzi presentati nel corso della Milano Design Week 2022 ne sono una conferma. Alle firme consolidate del marchio, a partire da quella di Patricia Urquiola che ne è l’art director, si sono aggiunte nuove collaborazioni, al loro debutto con Cassina: Virgil Abloh, Antonio Citterio, il duo Formafantasma, Mikal Harrsen, Linde Freya Tangelder. E tutte arricchiscono l’approccio di Cassina nel pensare la casa.
Esosoft by Antonio Citterio – Cassina, Photo © Valentina Sommariva
Esosoft, il sistema di divani firmato da Antonio Citterio (otto moduli a cui si aggiunge un tavolino, proposto in due formati), è pensato per disegnare il paesaggio domestico – nella fattispecie quello del living – in modo fluido e flessibile. Una scocca dalla silhouette organica, che evoca un’idea di comfort informale, poggia su una struttura in metallo, l’esoscheletro a cui allude il nome. Un progetto che nasce anche da una grande attenzione che porta verso una sostenibilità maggiore: la schiumatura è in poliuretano bio, che contiene una percentuale di polioli derivanti da fonti biologiche; i cuscini sono imbottini in ovatta di PET riciclato. E la struttura è in alluminio lucidato, materiale riciclabile all’infinito.
Mikal Harrsen propone Ghost Wall, un progetto che reinventa “in sottrazione” il concetto di mobile contenitore. Si tratta di un sistema di pannelli decorativi sostenuti da cremagliere elettrificate fissate a parete, arricchito da un’ampia gamma di accessori e contenitori chiusi L’aspetto innovativo del progetto è lo spessore ridotto della struttura base, circa 30 mm. I pannelli, disponibili in molte finiture, possono anche essere rivestiti in tessuto o in carta da parati fornita dal cliente. Per un effetto di mimetismo totale.
Ghost Wall by Mikal Harrsen – Cassina, Photo © Valentina Sommariva
Soft Corners by Linde Freya Tangelder – Cassina, Photo © Valentina Sommariva & Paola Pansini
Linde Freya Tangelder è la protagonista del primo episodio di Cassina Patronage, progetto che ha l’obiettivo di coltivare giovani talenti internazionali, sostenere la cultura e sviluppare idee creative. Grazie a questa iniziativa, la designer ha avuto l’opportunità di sviluppare un nucleo di opere per la sua prima mostra personale, oltre a disegnare tre pouf e il tavolino Soft Corners per Cassina in un’ottica di produzione in serie. I pouf sono elementi imbottiti composti da blocchi incastrati come in un abbraccio, mentre il tavolino è composto da tre volumi tubolari in acciaio inox saldati insieme.
Post Scriptum by Formafantasma – Cassina with Ginori 1735, Photo © Paola Pansini
Nella collezione di accessori Cassina Details, presentata ufficialmente quest’anno, debutta Post Scriptum, progetto di Formafantasma: una serie di vasi e contenitori realizzata in collaborazione con Ginori 1735 che riprende alcune forme riprese dall’archivio della Manifattura Ginori, realizzate in porcellana biscuit e poi decorati a mano “a graffito” con uno speciale gessetto ceramico. Ogni pezzo è numerato dal maestro che l’ha decorato: dettaglio che lo rende ancora più unico.
Virgil Abloh è stato un fashion designer ma soprattutto visionario della cultura contemporanea (con una laurea in architettura). Dalla sua collaborazione con Cassina, avviata nel 2020 e conclusa prima della sua scomparsa nel 2021, è nato Modular Imagination, un progetto radicato all’interno del processo creativo del gioco. Due elementi di costruzione di dimensioni differenti, di colore nero opaco, che possono essere combinati per diventare pouf, panca, tavolo o composizioni più articolate.
Modular Imagination by Virgil Abloh – Cassina, Photo © Valentina Sommariva
