La tradizione che forma la creatività

Cultura, tradizione, human-centered design. Questi termini ricorrono da un’intervista all’altra, creando un inatteso quanto sorprendente fil rouge tra i giovani protagonisti del SaloneSatellite Shanghai

La nuova edizione della collettiva, dedicata ai talenti under 35 tra designer e studenti delle università e scuole di design cinesi, fa ritorno in parallelo all’esposizione del Salone del Mobile.Milano Shangahi mettendo in scena una progettualità che ama attingere dalla tradizione locale per poi manifestarsi in libera espressività.
Attenzioni ai materiali, alla sostenibilità, alla fruizione sono parte imprescindibile del processo creativo di questi talenti emergenti, selezionati da una giuria di professionisti del settore che avrà anche il compito di nominare i tre progetti vincitori del SaloneSatellite Shanghai Award: i loro autori saranno così invitati a prendere parte anche all’edizione 2020 del SaloneSatellite di Milano.

 

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Chenyu Wang
«La capacità produttiva sta diventando sempre più importante, quindi ritengo che il design nel futuro debba focalizzarsi maggiormente sulle emozioni delle persone, sulla ‘user experience’ e sulle scoperte impattanti della tecnologia. Ho deciso di presentare il mio progetto intitolato Seeing Sitting, poiché intendo mettere a disposizione dei visitatori un angolo differente da cui vedere le cose. Penso che ci siano davvero molti progetti interessanti qui al SaloneSatellite, un palcoscenico dove non solo possono conoscere persone, ma anche condividere i miei pensieri e idee con loro».

 

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Jiaxin Hong
«Il design del futuro? Penso debba incorporare materiali green nell’equazione mentre si concentra sull’estetica. Pertanto al SaloneSatellite ho presentato il mio progetto di laurea Cloud Dot: attraverso questa proposta ho voluto esplorare e ricercare nuovi materiali, combinati con la carta, per realizzare una seduta che può percepire la temperatura delle persone e le variazioni climatiche; oltre a possedere una particolare forma curvata. Spero che essa possa offrire alle persone una nuova esperienza».

 

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Chen Yalan
«Il progetto che ho deciso di presentare è allo stesso tempo il mio progetto di tesi. È un tentativo di studiare un progetto strutturale, che ritengo degno di esplorazione in quanto semplice ma di valore. Credo che il design in futuro sarà più adattabile allo stile di vita ‘nomade’ che connota la quotidianità di oggi. Non importa come le abitazioni cambiano o si trasformano: sarà certamente flessibile e modellabile su questi principi».

 

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Roy Jia
«Quando penso a un progetto di design, c’è un’idea che mi muove e che deve portare significato o valore a coloro che ne necessitano. Secondo la mia opinione, il design del futuro deve porre più attenzione ai bisogni emozionali: lo sviluppo delle città ha reso il ritmo di vita delle persone troppo veloce e di conseguenza ha reso le persone indifferenti a ciò che le circonda. Per questo voglio progettare prodotti che permettano a tutti di vedere e ridere e comunicare tra loro. Il mio lavoro per il SaloneSatellite è A Living Pet Litter: un divano/letto dedicato agli amici a quattro zampe, i gatti, che possono far sorridere le persone con le loro gambe tremolanti quando si alzano!»

 

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Weijian Zhou
«Ho scelto Fan Lamp quale mio progetto espositivo perchè penso rappresenti perfettamente lo spirito del SaloneSatellite. Attraverso questa lampada intendo mostrare al mondo la cultura cinese tradizionale e come essa si possa combinare con il design moderno. Personalmente, sono più interessato alla fattibilità e praticabilità di un progetto più che alle idee che vi stanno dietro: talvolta noi designer cerchiamo di esprimere troppo, ma dopotutto i prodotti devono essere oggetti che le persone possono utilizzare facilmente. Prima di iniziare il mio lavoro, cerco di comprendere perché scelgo un particolare topic: la risposta è perché ogni progetto possa avere una sua peculiarità».

 

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Shiyu Xu
«Vi presento Crutch Chair! Si tratta di un arredo moderno ma realizzato nel tipico stile cinese che, secondo me, occuperà un ruolo sempre più importante nelle case del futuro. Credo infatti che, prima di tutto, il design debba riservare più importanza alla cultura; un prodotto ben progettato deve avere la sua propria anima e la cultura stessa è parte di ciò. Secondariamente, dovremmo dare più attenzione al lato umano: i confini del design stanno gradualmente scomparendo, le persone che fanno parte della design industry stanno cambiando così come il metodo progettuale sta evolvendo. Ma ciò che non cambierà mai è il progetto human-centered, un sistema basato sule persone».

 

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Wenxuan Qian
«Il design? Penso debba essere avvolgente, caldo; deve porre attenzione alle differenti emozioni interiori delle persone, alle loro reali necessità psicologiche ed espressioni. Il design è giusto: bisogna pensare sia a chi è vecchio sia a chi è malato. Il design è permanente: bisogna dare valore e proteggere la natura e la terra. Attraverso il design le persone possono vivere meglio nel presente e godere della vita. È per questi motivi che ho deciso di mostrare Stay al SaloneSatellite, perché è un prodotto (una lampada da terra) connotato di calore e sostenibilità (tutti i componenti sono smontabili e riciclabili). Quando arrivi a casa dopo una dura giornata di lavoro, Stay ti permette di fermarti e apprezzare il tuo momento di relax per liberare lo stress!».

 

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Yue Chen
«Si chiama Lotus il progetto che presento al SaloneSatellite. Questa seduta è ispirata alla tradizionale meditazione Dharma, tipica della Cina. Si tratta di una tecnica di meditazione per approfondire la fede, lo spirito e la mentalità che meritano di essere apprese al giorno d’oggi. Combinata con la posizione del loto del Buddismo, nasce questa seduta da meditazione. Modificandosi la luce, anche le ombre al di sotto di questo prodotto subiscono differenti effetti, riflettendo il passaggio del tempo. La struttura è appoggiata alla base: semplice da realizzare e semplice in apparenza. Questo fornisce una sensazione di calma e stabilità, che permette alle persone di trovare ‘la pace dei sensi’».