Tacchini Edizioni, il complemento mette in scena un racconto

“Con Tacchini Edizioni il desiderio è stato quello di realizzare particolari elementi di arredo da fare convivere con le icone del design Tacchini. Come l’accessorio per la moda, il complemento rappresenta il dettaglio che impreziosisce e completa, ha la capacità di metter in scena un racconto”.
Così Giusi Tacchini commenta la nascita del nuovo brand che, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’azienda di Seveso, ne va ad affiancare ed arricchire le collezioni.

Tacchini Edizioni si è alimentato direttamente dalla storia della produzione primordiale di Tacchini Italia Forniture, attingendo dallo stesso humus culturale evocativo.
Con questa spinta creativa sono stati realizzati una serie di complementi pensati per la casa e gli spazi pubblici.

Tra questi, da un progetto di Pearson Lloyd, i paraventi Nebula sono declinati in due versioni: i poissons orientali dell’artista Jean Dunand e i disegni architettonici della pittrice Lucia Pescador.
Per i tappeti Umbra, Maria Garbiella Zecca si ispira all’arte di James Turrell, Peter Alexander e William Turner. L’inquadratura disassata e volutamente sproporzionata permette di accostare due tappeti di misura e forma differente creando ogni volta delle composizioni diverse per ampliare l’area di copertura.
Firmato sempre da Maria Gabriella Zecca, il progetto Vasum sviluppa vasi di ceramica di Limoges con forme geometriche elementari e sovrapposte: ogni porzione contiene un colore, in modo da definire una scansione cromatica e volumetrica.
Infine, con E63 viene rieditata una lampada disegnata da Umberto Riva nel 1963 e che racchiude la complessità intellettuale del suo progettista.