Marco Piva racconta l’Arte di Euromobil

Arte ha dato il via alla collaborazione con Euromobil. Come si è sviluppato il progetto?

Sì, questo è il primo progetto realizzato con il brand, ma si tratta di un’azienda che conosco da tempo, soprattutto per quanto riguarda l’interior design. Lavorando da tempo su progetti rivolti all’ospitalità, dove ho avuto modo di incontrare chef stellati e studiare con loro gli spazi destinati all’installazione delle cucine, sono sempre stato attratto da questo processo creativo, quasi orchestrale, che parte dalla ricerca, dalla preparazione del cibo fino alla sua messa in scena. Ho quindi voluto riprendere questi temi e portali nella domesticità in scala ridotta.

Qual è la cifra stilistica di Arte?

Abbiamo cercato di garantire la massima efficenza degli spazi e dei servizi. Sono partito da un’idea architettonica: la cucina si configura come un grande portale configurabile in modi infiniti, e all’interno due spalle attrezzate con contenitori. Gli elementi di servizio, come lo ” skylight”, le piastre, l’aspirazione, compaiono e scompaiono a comando. L’idea quindi era di creare un elemento rigoroso dal punto di vista formale, ma dotato di attrezzature di grandissima efficienza disponibili in ogni momento, non esteticamente invasive.

Quali accorgimenti ha attinto dalla cucina professionale?

Sicuramente le dimensioni delle piastre  e del lavabo che sono fuori scala rispetto a quelle tradizionali, ma garantiscono così anche nel panorama domestico l’efficienza della prestazione professionale. Poi, l’attenzione ai materiali, lavorando su finiture che possono essere scelte liberamente dal cliente finale e che contribuiscono a dare un senso di matericità e tattilità alle superfici; vetri reflex che danno profondità ai fondali o verniciature metalliche trattate come pennellate artistiche.

L’artisticità, da cui il nome della cucina, a cosa fa riferimento?

Innanzitutto, all’Arte del cucinare; in secondo luogo, al DNA dell’azienda che è da sempre promotrice dell’arte contemporanea. Infine, nel lavoro artistico realizzato dall’architetto e dagli artigiani dell’azienda nel trasformare la materia in un prodotto.

In quali contesti questa cucina si può declinare?

L’obiettivo era creare un prodotto che che potesse essere ben inserito tanto in spazi abitativi piccoli, che in grandi ambienti, perseguendo la filosofia del Total Living dell’azienda, una strada fondamentale, con cui si supera il concetto del locale cucina. Arte in primis si rivolge all’ambito residenziale, incentrato sulla domesticità e sugli aspetti della cultura del cibo, che è racconto e ricerca. Per questo abbiamo inserito particolari accorgimenti attraverso cui giocare su questi aspetti.

Ad esempio?

Il progetto di Arte è studiato per scomporsi in elementi molto più piccoli, per divenire contenitori specializzati: un piccolo bar, una piccola enoteca, una vetrina, una libreria; quindi è molto versatile nella sua semplicità. Poi abbiamo puntato su una tecnologia finalizzata a creare condivisione e divertimento: c’è per esempio una telecamera che può riprendere e mettere in rete le fasi di preparazione dei piatti.

La cucina, cuore della casa?

Questo è tuttora il luogo di condivisione, dialogo e incontro con la famiglia e gli amici. E lo diventa ancora di più inserendo questi elementi di comunicazione: una finestra aperta sulla socialità e soprattutto al divertimento. Se non ci si diverte in cucina, la vita diventa triste, che poi si sappia cucinare bene è un altra storia (ride, ndr).

Si è divertito anche nell’idearla, essendo il primo sistema di cucina da lei firmato?

Sì, è stata un’esperienza molto positiva. Ho disegnato nella mia carriera progetti complessi dal punto di vista del product design, da sistemi di interazione domotici ad arredi e così via. La cucina invece aggrega elementi già complessi nella loro singolarità. La sfida è dare al prodotto cucina la giusta versatilità e capacità metamorfica per interpretare e collocarsi negli spazi efficacemente. Ma grazie alla capacità operativa dell’azienda, credo che abbiamo raggiunto un ottimo risultato.