Come può il cemento essere vellutato? Come può acquisire tratti “gentili” e “delicati”? La sua natura, così facilmente associata all’essenzialità, alla mancanza di raffinatezza o di lavorazioni, pare in contrasto con i concetti che invece definiscono i tratti qualitativi di Caementum, il nuovo tavolino per outdoor creato da Pedrali e presentato in anteprima all’appena concluso Supersalone. Solido, scultoreo, eppure così aggraziato.

Caementum: già il nome è un elogio indubitabile alla materia principe da cui prende vita, materia che acquisisce un’inattesa elevazione nel lavoro progettuale di Marco Merendi e Diego Vencato, il duo che firma questa ambiziosa creazione, trattandosi per Pedrali di una prima sperimentazione non solo in termini di collaborazione con i due progettisti, ma anche nel campo materico qui in oggetto.

Diego Vencato & Marco Merendi

Diego Vencato & Marco Merendi

Caementum by Pedrali, Design Marco Merendi & Diego Vencato

Nell’idea di Merendi e Vencato – rispettivamente architetto e designer, ognuno con il proprio studio ma soliti a lavorare a quattro mani per amicizia, esperienze comuni, ancor più per affinità di idee e passione per la ricerca – il cemento esce dalla sfera semantica dell’architettura per abbracciare quella del design industriale, non è solo elemento strutturale ma si dota di un nuovo linguaggio espressivo, a cui si aggiungono quelle qualità e caratteristiche che la materia fisicamente possiede: resistenza e durevolezza.

«L’idea è nata dal materiale stesso e dalle alte performance che permette nei contesti outdoor – spiegano i due progettisti – Lontano dall’ambito architettonico, il cemento utilizzato negli oggetti d’uso quotidiano deve obbligatoriamente essere più delicato, morbido, accogliente: il nostro obiettivo è stato quindi modellare il cemento e conferirgli una grazia intrinseca. Così è nato il tavolino Caementum».

Caementum by Pedrali, Design Marco Merendi & Diego Vencato
Caementum by Pedrali, Design Marco Merendi & Diego Vencato

La superficie sembra vellutata, visivamente perde la classica percezione di grossolanità a favore di un’estetica avvolgente e familiare. Nella sua essenzialità, Caementum racchiude però tutte le massime prestazioni tecniche (grazie all’aggiunta di additivi accuratamente selezionati), fra cui una facile pulizia, una maggiore resistenza meccanica e agli agenti atmosferici, oltre che la peculiarità di non assorbire liquidi e di non macchiarsi. Disponibile in due dimensioni e tre colori (grigio chiaro, grigio scuro o terracotta), Caementum è pensato per adattarsi a qualsiasi contesto, perfino indoor, sia in ambito contract che residenziale, all’interno di molteplici composizioni.

Il pensiero progettuale dei due autori è però andato oltre: «Per noi era interessante non solo dar vita a un tavolo di piccole dimensioni in cemento, ma farlo in un’unica stampata, senza dividere il basamento dal piano, il che implicava progettarlo nel modo più intelligente possibile: il risultato avrebbe avuto una coerenza progettuale e un valore aggiunto anche in termini produttivi ed economici. Utilizzando insomma la stessa filosofia della seduta monoscocca in plastica, in cui Pedrali è stata fra i primi al mondo ad investire».

«Per noi progettare non è una questione di styling – proseguono Merendi e Vencato – Non ci occupiamo unicamente della forma, ma ogni prodotto ha alle spalle un pensiero a 360 gradi che coinvolge la produzione, il trasporto, l’imballaggio, fino all’utente finale». Non manca il senso della “misura” (l’uso quindi del giusto quantitativo di materiale, né più né meno, da cui la base cava che non toglie funzionalità, ma solo peso eccessivo) e neppure un approccio “green”: il ciclo produttivo di Caementum è privo di sostanze inquinanti, si utilizzano solo materiali a base di acqua e polveri naturali, nel rispetto degli operatori coinvolti nella produzione e dell’utente finale. Un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Pedrali nei confronti della sostenibilità ambientale.

#pedralitimeless @ supersalone 2021

#pedralitimeless @ supersalone 2021