Sul lago di Como, la casa-barca firmata BBPR torna a vivere

Progettata dal celebre studio milanese nel 1959, la struttura è diventata Bene FAI e apre le sue porte al pubblico

La Velarca – Photo © Roberto Morelli courtesy FAI
La Velarca – Photo © Roberto Morelli courtesy FAI

A Ossuccio, sulla sponda occidentale del lago di Como, c’è un progetto architettonico unico – almeno in Italia – nel suo genere: è la Velarca, casa galleggiante progettata dello studio BBPR (Gian Lugi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers) nel 1959 per i coniugi Fiammetta ed Emilio Norsa. Donata al FAI nel 2011 dal loro figlio Aldo insieme alla moglie Maria Luisa, dopo un lungo restauro la Velarca è tornata al suo originale approdo ed è stata aperta al pubblico.

Quando accettano questo lavoro i BBPR hanno da poco portato a termine la Torre Velasca a Milano, opera-manifesto (non a caso il nome è richiamato anche da “Velarca”). Anche questo progetto, malgrado la diversità di scala, l’attenzione all’ambiente, l’interpretazione del luogo, la qualità della progettazione e l’accuratezza della costruzione ne fanno  un’opera di architettura a pieno titolo. L’idea è semplice: aggiungere un volume abitativo sullo scafo di un’antica gondola lariana di 19 metri, la “Corriera Tremezzina”, che dal 1911 attraversava il lago di Como trasportando merci e persone e all’epoca del progetto era ormai in disuso.

I coniugi Norsa avevano chiesto un luogo destinato a ricevere, accogliere e far incontrare amici e conoscenti che già frequentavano la loro casa milanese, tra cui figurano grandi personaggi della cultura italiana, a cominciare dagli stessi architetti milanesi Rogers, Peressutti e Belgiojoso, ma anche Riccardo Sambonet, Gio Ponti, Gillo Dorfles, Eugenio Montale, Lucio Fontana, Umberto Eco, Cesare Musatti e altri.

Donata al FAI nel 2011, è stata oggetto di un importante intervento conservativo. Lo scafo, non restaurabile, è stato ricostruito; tutti i dettagli degli interni restaurati o integrati con la massima fedeltà a quanto conservato o visibile nelle foto storiche. Gli arredi, i dettagli funzionali e perfino gli oggetti sono stati recuperati o aggiunti per restituire alla Velarca il suo aspetto originale di casa e l’atmosfera di un tempo: accanto al vecchio telefono in bachelite c’è ancora la rubrica di Fiammetta Norsa.

Al pontile esistente ne è stato aggiunto un secondo pensato per barche di collegamento con la Villa del Balbianello, altro Bene FAI e location di numerosi film (da Star Wars: Episodio II a 007 – Casinò Royale). La Velarca è aperta al pubblico dal giovedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00.

Tutte le immagini © Roberto Morelli courtesy FAI