L’evento più atteso del Medio Oriente riunisce aziende, creativi, studi di progettazione, istituzioni e talenti emergenti. Realizzata in collaborazione con il Dubai Design District (d3), la kermesse propone un ricco calendario di mostre, installazioni, conferenze ed eventi dal vivo, capaci di mettere in dialogo culture e discipline diverse – dall’architettura al design di prodotto, dalla grafica all’arte – in un intreccio di sperimentazione e innovazione.
Il tema “Community”, ispirato all’Year of Community degli Emirati, esplora il design come strumento di connessione sociale e culturale, capace di modellare il modo in cui viviamo, comunichiamo e ci relazioniamo.
La Dubai Design Week presenta un mix eterogeneo di mostre, pop-up e attivazioni: dalle esperienze immersive legate ai marchi alle collaborazioni culturali e alle iniziative indipendenti. Tra i protagonisti figurano la UAE Designer Exhibition, in un nuovo format pensato per ampliare le opportunità dei creativi emergenti; il pop-up esperienziale di Jaeger-LeCoultre; e Design You Can Feel di ASUS, che esplora la relazione tra materialità, artigianato e intelligenza artificiale. L’ÉCOLE Middle East, la Scuola di Arti Gioielliere sostenuta da Van Cleef & Arpels, presenterà in anteprima mondiale una mostra dedicata al dialogo tra Oriente e Occidente, mentre Bootleg Griot, biblioteca pubblica indipendente, metterà in risalto le opere di artisti, collettivi e scrittori di origine africana.
Nel distretto d3, oltre 30 installazioni all’aperto su larga scala trasformeranno la piazza in un laboratorio di innovazione e interazione. Tra le opere più significative: la struttura di ARDH Collective, realizzata con materiali a basse emissioni come DuneCrete e DateForm; la reinterpretazione del majlis firmata AJZAL Studio, costruita con pietra di Sharjah e pelle di cammello lavorata artigianalmente.
Lo spirito di condivisione emerge anche in “Urban Commissions”, il concorso annuale che offre a designer e architetti una piattaforma per sviluppare idee dedicate allo spazio pubblico. Il tema di quest’anno, “Courtyard”, reinterpreta il cortile come luogo di incontro -simbolo di equilibrio tra apertura e intimità, fra privacy e relazione – ripensandolo come infrastruttura urbana condivisa.
Il progetto vincitore, When Does a Threshold Become a Courtyard?, è firmato dallo studio emiratino Some Kind of Practice, fondato da Omar Darwish e Abdulla Abbas.
Anche la d3 Architecture Exhibition, realizzata in collaborazione con il Royal Institute of British Architects (RIBA), esplorerà il tema della comunità attraverso i progetti di importanti studi internazionali e regionali.
Come ogni anno, il cuore pulsante della Dubai Design Week sarà Downtown Design, in programma dal 5 al 9 novembre 2025 presso il d3 Waterfront Terrace. La fiera presenterà le ultime collezioni e soluzioni di design con un calendario di talk, pop-up e tavole rotonde.
Tra i protagonisti tornano Huda Lighting, Kartell, Kohler, Poltrona Frau, Venini, Vitra e Obegi Home, affiancati da nuovi espositori come Roche Bobois, Stellar Works, Calico Wallpaper, Porada e Desalto.
Spiccano inoltre la designer francese Stéphanie Coutas e il duo Draga & Aurel, presentati da Collectional. La sezione dedicata ai talenti regionali include il BEIT Collective dal Libano, il debutto di Strata del pakistano Yousef Shabaz, la mostra Designed in Saudi promossa dal Ministero della Cultura dell’Arabia Saudita, le esposizioni di Lina Ghalib e Nuhayr Zein del 1971 DesignSpace di Sharjah e e il programma annuale Tanween di Tashkeel. Tra i concept più coinvolgenti figurano il pop-up di Buccellati firmato dal duo david/nicolas, la Solaire Lounge di Veuve Clicquot con Studio Marcel Poulain, l’allestimento di Styled Habitat per Nordic Homeworx e l’installazione di Etereo Design Studio per Cosentino.
Accanto a Downtown Design, la sezione Editions proporrà opere d’arte e di design in edizione limitata, spaziando tra fotografia, ceramica, multipli d’artista e design contemporaneo.
Tra i nuovi protagonisti figurano Galerie Geek Art, david/nicholas in collaborazione con Iwan Maktabi e Orient 499, la Wadi Finan Art Gallery e Tom Fereday con Bureau of Innovation.
Chiude il programma Abwab, l’iniziativa che ogni anno commissiona installazioni a designer provenienti dall’Asia occidentale, meridionale e orientale, nonché dall’Africa.
Il tema 2025, “In the Details”, indaga l’intelligenza dei materiali, la precisione e le sfumature culturali attraverso la lente dell’ornamentalismo, inteso come linguaggio visivo e atto di riscoperta culturale.
