Primo passo verso il Premio Compasso d’Oro ADI 2026, la selezione ADI Index 2025 raccoglie quest’anno 344 progetti, selezionati tra oltre 1000 candidature, articolati in 14 categorie. Una panoramica trasversale del settore che evidenzia la vitalità diffusa del design italiano, con una forte concentrazione nel Nord e una presenza crescente nelle altre aree del Paese. «In 70 anni di storia del Premio Compasso d’Oro – sottolinea il presidente ADI Luciano Galimberti – il design ha esteso il proprio campo di azione in territori sempre nuovi, affrontando i cambiamenti di una società globalizzata e sempre più complessa».


La selezione è stata curata dall’Osservatorio permanente del Design ADI, sotto la supervisione di un Comitato di indirizzo composto da Makio Hasuike, Domenico Sturabotti, Laura Traldi e Francesco Zurlo, figure di riferimento che rappresentano diverse esperienze e sensibilità del mondo del progetto. L’obbiettivo è restituire «una fotografia ampia e sfaccettata del design italiano, raccontando la varietà e l’eccellenza del nostro sistema produttivo e culturale» spiega Francesco Zurlo. Quello dell’Osservatorio è, sottolinea Galimberti, «un percorso che ha l’obiettivo, quindi, di fornirci una fotografia allargata di quello che oggi chiamiamo design, ma soprattutto di quello che così sarà chiamato domani».


Il design per l’abitare
Sono 69 i progetti dedicati agli spazi domestici e ai nuovi modi di vivere l’ambiente quotidiano, dalle innovazioni per l’ambiente bagno a quelle materiche per i rivestimenti, come Home Paper Clay di Paola Paronetto per Industrie Ceramiche Piemme o Mood Texture on Ecological Panel® di Saviola, o ancora la texture plissettata dei radiatori Lana di ADML CIRCLE studio di Michele De Lucchi per Antrax, ispirata ai filati del mondo tessile. Non possono mancare le sedute, prima fra tutte la Continuum D.163.7 rieditata da Molteni&C by Bonacina1889 perché disegnata da Gio Ponti, padre del Compasso d’Oro, né la tipologia del divano – uno fra tutti Array di Snøhetta per MDF Italia -, così come la collezione Hana-Arachi di Nendo per Paola Lenti i cui pezzi sono realizzati con rimanenze di tessuto recuperate da precedenti lavorazioni. Interessante il progetto inclusivo di Pinch, panca con sagoma continua e curvilinea che elimina ogni barriera, permettendo l’uso libero e autonomo. In tema illuminazione spiccano i due prodotti di Artemide, Helgoland di Carlotta de Bevilacqua e Crisfera di Giulia Foscari – Una / Unless, oltre alla Ribbon di Davide Groppi, solo per citarne alcune.

Design per la mobilità, design per il lavoro, design per la persona
Sanlorenzo, Bluegame, Repower, Persico Marine, Azimut, Wally Ferretti sono alcuni dei cantieri selezionati nella tipologia Yacht, accanto a prodotti innovativi che vanno dagli pneumatici ai caschi per moto, passando per le biciclette e le automobili.
Il sistema di divani modulari Cosmo progettato da Philippe Tabet per ET AL. interpreta le esigenze contemporanee dell’abitare fluido, in cui i confini fra casa e lavoro sono sempre più sfumati, mentre il progetto Cosmos di Norman Foster per Tecno, sistema di arredi composto da tavoli, librerie e accessori, esplora il confine tra ingegneria aeronautica e furniture design.

La multifunzionalità è tema di esplorazione per Sello di Las Mobili, sedia e sgabello insieme progettato da Antonio Lanzillo & Partners, e per la sedia Zucca di Favaretto & Partners per Dogus Education Furnitures che, grazie alle tre diverse dimensioni, si adatta a ogni fase dell’istruzione, dall’asilo alla scuola media. Per quanto riguarda il design per la persona, in tutto 27 progetti orientati al benessere individuale, l’innovazione tecnologica attraversa i progetti di micro-mobilità inclusiva, come la sedia a rotelle Genny Zero di Enrico Pagano per Genny Factory GMI, il dispositivo Genufeel OA di Orthoservice progettato per alleviare il dolore e migliorare la qualità di vita di pazienti inoperabili, la stazione di valutazione corporea Technogym Checkup, passando dai progetti per occhiali di Luxottica che integrano apparecchio acustico (Nuance) e funzioni smart (Ray-Ban Meta Collection), fino alla scarpa Vibram Lock System che introduce un nuovo concetto di calzatura sostenibile e modulare.


Di relazione tra progetto e cultura alimentare si occupano le 8 soluzioni relative al food design e ampio spazio è riservato anche al design dei materiali dove non poteva mancare la sedia Catifa Carta in PaperShell di Lievore Altherr Molina per Arper. Le altre tipologie fanno riferimento infine al design dei servizi, al design per il sociale alla ricerca per l’impresa, al design per la comunicazione, all’exhibition design, ai progetti editoriali e alla Targa Giovani che riunisce 28 progetti di studenti e giovani designer distintisi per progetti che affrontano i temi della sicurezza dei passaggi pedonali, dei tutori ortopedici, della riabilitazione, di unità di cottura inclusiva, ma anche di alternative ai colori sintetici, di manipolazione digitale che esplora il confine sottile tra autenticità e finzione, o di un orologio da parete che unisce la misurazione del tempo alla visualizzazione degli stati emotivi di chi lo utilizza.


Le mostre: Milano e Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2026
Da quest’anno il percorso di ADI Design Index si intreccia con quello delle Capitali Italiane della Cultura. La selezione dall’ADI Index 2025 sarà in mostra fino al 30 ottobre 2025 all’ADI Design Museum di Milano, per poi approdare ad Agrigento – Capitale Italiana della Cultura 2025, con inaugurazione l’11 novembre al Palacongressi e apertura al pubblico dal 12 al 28 novembre 2025.






