Una vetrina sul design spagnolo. Hábitat Valencia è tornata in scena con una nuova edizione ricca di proposte, installazioni e talk che hanno acceso i riflettori sul mercato e sulla creatività Made in Spain. La fiera ha registrato 40mila visitatori, un dato in linea con l’edizione precedente ma comunque positivo, considerando che quest’anno la kermesse si è svolta in un giorno in meno e senza il biennale Espacio Cocina SICI, che tradizionalmente richiama numerosi professionisti del comparto cucina. A causa del maltempo, l’apertura è stata posticipata di un giorno, trasformando l’evento in una tre-giorni intensa con orario prolungato. Il ricordo dell’alluvione Dana, che lo scorso anno aveva colpito duramente Valencia e altre zone della Spagna sud-orientale, è infatti ancora vivo: per questo sono state adottate tutte le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza di visitatori e cittadini.
Dal 30 settembre al 2 ottobre la fiera si è poi svolta regolarmente, offrendo un ampio panorama di aziende provenienti dai diversi settori dell’arredo, dell’illuminazione, della decorazione, degli imbottiti e dei letti. Gli espositori erano distribuiti tra le aree Craft, Interior Design, Textilhogar e le nuove sezioni Decoration Contract 360, oltre a Nude, lo spazio dedicato ai giovani talenti. Qui una rassegna delle novità presentate.

Andreu World – Bolete Lounge BIO Outdoor
L’azienda festeggia 70 anni regalandosi un nuovo showroom e un rinnovato headquarter a Valencia. Parallelamente presenta le nuove collezioni, tutte realizzate in ottica di economia circolare: soluzioni per gli spazi di lavoro, la casa, l’ospitalità, l’outdoor. Proprio per gli ambienti open air è ripensata la poltrona Bolete Lounge BIO, firmata da Patricia Urquiola, che riprende il modello per indoor con materiali pensati per resistere all’aria aperta. Resta distintivo il suo design dai volumi generosi e la modularità che crea composizioni dinamiche.


Calma – Normal
Con un’estetica minimalista e progettata da Andreu Carulla, questa famiglia lampade in ceramica unisce tradizione e tecnologia. La serie rende omaggio a una città nota per le sue ceramiche, La Bisbal, ed è composta da quattro modelli: uno che funziona a batterie, due lampade da soffitto e una lampada da parete che permette di illuminare costantemente più spazi.

Expormim – Obi
Porta la firma di Ludovica+Roberto Palomba la collezione di sedute Obi che si arricchisce di due con poltrone da pranzo. Ispirata alla cultura giapponese, la seduta si compone di una struttura realizzata in profilo di alluminio ad alta resistenza e uno schienale ricorda la cintura del tradizionale kimono giapponese- cifra distintiva della linea. La differenza fra i due modelli sta nela base: una ha quattro gambe sottili e leggermente coniche, mentre l’altra ha una base a slitta per una maggiore stabilità.

Ondarreta – Gumi
Una collezione di sedute imbottiti adatta anche per outdoor. È composta da sei diversi moduli che consentono infinite possibilità di configurazione. Con le sue forme morbide e arrotondate, che ricordano un “orsetto gommoso” – da qui il nome – nasce dalla ricerca di un elemento accogliente e confortevole, essenziale per umanizzare gli spazi architettonici. Grazie a un elemento di collegamento nascosto, la transizione tra i moduli è fluida, consentendo sia composizioni tradizionali che composizioni più innovative con una propria identità.


Viccarbe – Manto Collection
Viccarbe collabora con Monica Armani per questa poltrona che offre benessere e libertà di movimentoLa sua base solida contrasta con la curvatura aperta dello schienale, dando forma a un pezzo dalle proporzioni architettoniche che può assumere un ruolo di primo piano o integrarsi naturalmente in diversi interni. La sua presenza scultorea e la combinazione di materiali, insieme alla sua funzionalità, la rendono una scelta ideale per ambienti collettivi – come hall, reception, ristoranti o caffè – così come per ambienti più privati come uffici o angoli della casa. Posizionata singolarmente, invita alla concentrazione, mentre in gruppo favorisce la conversazione e l’interazione, sempre con un linguaggio estetico raffinato.





