Progettare secondo natura

Un’intervista con Matteo Thun sulla sua visione del progetto e dell’architettura, in relazione alle sue più recenti realizzazioni di ospitalità internazionale. Per capire cosa significa davvero progettare in simbiosi con l’ambiente e la natura

Matteo Thun - Photo © Catherina Hess
Matteo Thun - Photo © Catherina Hess

Profondo. Visionario. Etico. Matteo Thun ha segnato un capitolo imprescindibile nella storia del progetto – e continua a scriverlo – mantenendo un approccio coerente, sensibile, profondamente rispettoso dell’ambiente e della natura. Oggi lo definiremmo “sostenibile” o “green”, ma il suo pensiero va oltre le etichette. Già oltre vent’anni fa, Thun parlava di un design senza tempo: integrato, sensoriale, consapevole. Un atteggiamento progettuale che non rincorre le mode, ma si radica nel genius loci, nella cultura del luogo, nella volontà di custodire e proteggere ciò che ci circonda. Anticipando temi oggi centrali, ha costruito una carriera solida e coerente fondata su un’idea di architettura e design profondamente legata al territorio, alla sua anima, al suo respiro.

Vigilius Mountain Resort - © Vigilius Mountain Resort
Vigilius Mountain Resort – © Vigilius Mountain Resort

C’è un preciso rapporto che lega i suoi progetti alla natura – non è solo una questione di contesto ma anche di significato: una relazione di rispetto, di continuità, di impatto ridotto dell’architettura. Può parlarcene?
Sì, l’anima del luogo – il genius loci – definisce l’architettura di ogni nostro progetto. Un’architettura consapevole e interni che rispettino la natura sono parte integrante del lavoro e della filosofia del nostro studio.

Con il Vigilius ha anticipato un tema estremamente attuale di un’architettura perfettamente inserita nel contesto naturale. 20 anni dopo, che valore dà a quel progetto e come ne ricorda la genesi?
Il Vigilius Mountain Resort è il nostro progetto pioniere. Incarna tutto ciò che rappresentiamo: materiali locali, sensibilità ecologica, consapevolezza, atemporalità, semplicità e durata. Nel corso del tempo, l’architettura in legno di larice locale ha sviluppato una splendida patina – oggi è ancora più bella!

Vigilius Mountain Resort - Photo © Serge Brison
Vigilius Mountain Resort – Photo © Serge Brison

Spesso i suoi progetti nascono accanto a specchi d’acqua – penso al Chiemgauhof retreat, al Park Resort Lake Garda, al Langham Venice, al Lake Resort di Bad Saarow per citarne solo alcuni. È un caso o c’è una particolare predilezione? Quanto la presenza dell’elemento acqua influenza la progettazione?
Quando i progetti sono situati in montagna, l’attenzione si concentra sulle vette; quando sono in riva al mare, è l’acqua che merita attenzione. Il nostro approccio rimane sempre focalizzato sull’ambiente circostante e la natura prevale sempre sull’architettura.

Nel caso invece di un progetto nautico a tutto tondo, ad esempio la serie Seadeck per Azimut, quali sono i principi che segue nel definire gli interni?
Lavoriamo per sottrazione per garantire durata e sostenibilità. Progettare gli interni di uno yacht può sembrare una sfida, ma Azimut si impegna a rispettare i più alti standard delle motorizzazioni ibride. La serie Seadeck è caratterizzata da un design d’interni iconico e contemporaneo che eleva uno yacht di alta qualità al livello successivo, riducendo al tempo stesso l’impronta di carbonio, acqua e rifiuti. La serie Seadeck rappresenta una visione innovativa e consapevole, che abbraccia l’intero ciclo di vita dello yacht, dalla produzione al trasporto, all’uso, fino al suo smaltimento.

Chiemgauhof Lakeside Retreat, Übersee, Germany - Photo © Elias Hassos
Chiemgauhof Lakeside retreat, Übersee, Germany – Photo © Elias Hassos

Tra i suoi ultimi progetti c’è il Chiemgauhof Lakeside retreat: quali sono le sue caratteristiche principali e quali lo differenziano invece dai suoi precedenti progetti?
Chiemgauhof è una struttura in legno ispirata all’architettura alpina. Composto da tre edifici disposti in direzione est-ovest, il complesso è collegato da giardini, patii e ampie vetrate. Ognuna delle 28 unità abitative offre una vista spettacolare sul lago, mentre gli interni mescolano sapientemente stili contemporanei e tradizionali, creando un ambiente elegante e accogliente.

Nei vostri progetti c’è sempre una forte continuità tra interno ed esterno. Quanto è importante oggi ripensare gli spazi in funzione di questa relazione – anche in contesti urbani?
Vogliamo creare un perfetto equilibrio tra esterno e interno. Gli ospiti devono vivere l’esperienza di essere all’aperto, anche quando si parla di spazi interni. Si tratta di un concetto che trascende i luoghi: che si tratti di montagna, mare o città, l’architettura e gli interni si modellano in armonia con l’ambiente circostante e le tradizioni locali.

Seadeck, interni - © Azimut
Seadeck, interni – © Azimut
Seadeck, esterno - © Azimut
Seadeck, esterno – © Azimut

La sostenibilità è una parola chiave nel design contemporaneo. Ma nella pratica progettuale quotidiana, quanto è realmente applicata secondo lei? E quanto, invece, resta una dichiarazione di intenti?
Noi preferiamo parlare di “consciousness”, significa evitare errori architettonici e scegliere i materiali giusti per ogni contesto, trovando la giusta configurazione dei volumi degli edifici. È un processo che implica una sintesi armoniosa tra l’ambiente circostante, la destinazione d’uso e il sito. Ogni soluzione è unica. La progettazione consapevole rappresenta un’alternativa alla complessità delle attuali certificazioni di sostenibilità, affrontando tematiche più ampie come gli aspetti sociali, il patrimonio culturale e il valore dell’artigianato di qualità. L’obiettivo è massimizzare i benefici per la comunità, riducendo al minimo l’impatto ambientale.

Il vostro studio è stato tra i pionieri di un design basato sulla semplicità, la durabilità e il dialogo con il contesto. In che modo questo approccio ha influenzato la cultura progettuale? E oggi, come continuate a spingere oltre i confini della sostenibilità?
Siamo felici di vedere sempre più architettura in legno! Il legno è un materiale da costruzione straordinario: è una risorsa rinnovabile facilmente reperibile localmente, riciclabile, a zero emissioni di carbonio. È flessibile, leggero e con eccellenti proprietà strutturali. È malleabile e garantisce un buon clima interno. È ideale per la prefabbricazione e può essere configurato individualmente. Le strutture in legno soddisfano i requisiti di stabilità strutturale, isolamento acustico e protezione antincendio. Inoltre, stanno diventando sempre più interessanti dal punto di vista economico. La costruzione del prefabbricato ci permette di ridurre i tempi e i costi di costruzione.

Recidences Lake Garda, Salò, Italy - Photo © Tecma
Recidences Lake Garda, Salò, Italy – Photo © Tecma

Potete darci qualche anticipazione dei principali progetti a cui state lavorando?
Stiamo ridisegnando l’area spa del Fairmont Chateau Lake Louise in Canada e abbiamo altri progetti in Asia. In Italia, stiamo sviluppando un resort sul Lago di Garda, oltre al The Langham Venice a Murano – un progetto fantastico. Si tratta del restauro del Casino Mocenigo del 16° secolo che presenta affreschi originali, realizzati da allievi di Paolo Veronese, nonché degli edifici industriali in vetro del 20° secolo. A Milano, stiamo invece progettando gli interni dei piani superiori e residenziali della Torre Velasca, uno dei più importanti monumenti architettonici della città del dopoguerra. Esplorare gli interni originali dell’edificio di quel periodo e valorizzarne il carattere in chiave contemporanea è per noi un’opportunità unica.