Design in a real world a Villa Marie

Fino al 28 settembre, la mostra promossa da VESTIGIA celebra design e artigianato toscano, trasformando la storica residenza lucchese in un palcoscenico naturale

Olympus + Urania, design Pietro Franceschini - Photo © Dario Borruto
Olympus + Urania, design Pietro Franceschini - Photo © Dario Borruto

“Design in a Real World”, la mostra curata da Jonathan Bocca a Villa Marie, storica residenza del XVIII secolo in provincia di Lucca riportata al suo splendore grazie alla passione dei proprietari, Marleen e Luc Van Marcke, segna il debutto di VESTIGIA nel panorama del collectible design e dell’arte contemporanea. Villa Marie si trasforma così in un palcoscenico a cielo aperto dove il design dialoga profondamente con il territorio e ogni opera si fonde con la natura circostante. VESTIGIA, con questa prima iniziativa, ambisce a tessere legami profondi tra creazioni, luoghi e persone, supportando la fertile unione tra artigianato italiano, designer e l’anima della Toscana.

L’esposizione celebra il radicamento del design nel territorio toscano, culla di molti dei progettisti coinvolti e regione storicamente rinomata per la sua maestria artigianale. Il “mondo reale” evocato dal titolo contrappone il ritmo frenetico e l’artificialità della città e della produzione industriale a una prospettiva più lenta e riflessiva, tipica dell’autoproduzione e della vita al di fuori dei grandi centri urbani.

Camelia, design Jonathan Bocca
Camelia, design Jonathan Bocca
Vanitas, design Ilaria d'Atri + Bunker Gallery
Vanitas, design Ilaria d’Atri + Bunker Gallery

Visitabile su appuntamento fino al 28 settembre – il progetto pone l’accento sui processi più che sui prodotti, esaltando la bellezza che nasce dalla cura artigianale, dalla scelta dei materiali e dalla ricerca di nuove tecniche che incontrano la tradizione. I designer partecipanti, tra cui Bunker Gallery con Ilaria D’Atri, Jonathan Bocca e molti altri, incarnano questa visione, fondendo creatività e manualità.

Metamorfosi, design Sara Ricciardi Studio
Metamorfosi, design Sara Ricciardi Studio
Crisalide, design Cosimo Bonciani + Bunker Gallery
Crisalide, design Cosimo Bonciani + Bunker Gallery

Jonathan Bocca spiega che la mostra presenta una selezione di progetti inediti e già esistenti, scelti per il loro legame con il territorio e la loro affinità con le pratiche artigianali. Le opere, esposte negli spazi esterni della villa, esprimono matericità, cura e rispetto per l’impermanenza, concetti approfonditi nel testo critico di Federica Sala. Il curatore descrive il progetto come una celebrazione della lentezza: del tempo, della terra, delle persone, dei materiali e delle lavorazioni con cui secoli di civiltà hanno trasformato metallo, legno e vetro in oggetti artistici o funzionali. Molte opere sono state create appositamente in collaborazione con artigiani locali.

Celestia, design Costantino Gucci
Celestia, design Costantino Gucci
Lunae, design FMM Design
Lunae, design FMM Design

Tra le installazioni, spiccano quelle site-specific di Jonathan Bocca, realizzate con elementi di recupero provenienti dall’ex frutteto della villa, e l’installazione in piscina di Sara Ricciardi, che raffigura tratti del volto umano con pigmenti naturali e foglie d’oro su lastre di vetro galleggianti. Cosimo Bonciani presenta creazioni impilabili, mentre FMM Design espone lampade in bronzo e specchi scultorei. Costantino Gucci esplora dimensioni eteree con il suo specchio circolare.

Ostraka, design Ccontinua + Mamt
Ostraka, design Ccontinua + Mamt
Ostraka, design Ccontinua + Mamt
Ostraka, design Ccontinua + Mamt

Ilaria D’Atri propone sculture ceramiche, mentre Sara Ricciardi mette in risalto la duplice natura dei materiali con diorami in vetro. Movimento Gallery presenta sculture colorate e funzionali, e Pietro Franceschini espone imbottiti dalle linee avvolgenti e modulari.
Daniele Giannetti indaga la progettazione istantanea e manuale con candelabri e vasi in terracotta, mentre Finemateria sperimenta con la percezione dei materiali. Millim esplora la spontaneità produttiva, e Ccontinua + Mamt e Duccio Maria Gambi presentano ceramiche e opere in legno che indagano frammenti del passato e trasformazioni della materia. Gambi espone anche una panca che incorpora plastica riciclata, creando un fossile contemporaneo.

Photo credits: Dario Borruto