Geminiano Cozzi 1765 ha trasformato la Fine Bone Porcelain in un’esperienza sensoriale completa, che abbraccia l’arte del ricevere quanto quella del creare. Le sue collezioni custodiscono storie e tradizioni preziose, reinterpretate con eleganza e rispetto per l’eredità dell’antica Manifattura veneziana da cui il marchio prende origine. Ogni pezzo nasce da disegni originali e ripropone le linee raffinate di un’estetica senza tempo, impreziosita da motivi decorativi realizzati interamente a mano. Ogni oggetto si fa così opera pittorica, espressione di un immaginario sofisticato che attraversa tutte le collezioni del brand. Questa visione, insieme poetica e concreta, porta in tavola non solo bellezza, ma anche legami, ricordi e connessioni emotive. Le porcellane di Geminiano Cozzi 1765 diventano simbolo tangibile di ospitalità e accoglienza, celebrando il valore del buon cibo e della cultura gastronomica. Forte di questa precisa identità, il marchio si è affermato nel mondo dell’ospitalità di lusso, grazie a una sinergia armoniosa tra vocazione, visione e coerenza progettuale. Le collezioni della Maison, completamente personalizzabili, offrono dunque un’esperienza esclusiva e su misura, pensata per rispondere con raffinatezza alle esigenze più elevate dell’abitare e del ricevere.


Esempio autorevole di una creatività tailor made è il progetto realizzato per il prestigioso Foodies Challenge 2025, un concorso biennale per progettare il cibo che coinvolge rinomati chef e affermati progettisti ed artisti, in una celebrazione tra eccellenza culinaria, design e savoir-faire artigianale. Geminiano Cozzi 1765 vi ha preso parte insieme allo studio Kick.Office dell’architetto Mario Abruzzese e allo Chef Eugenio Boer. Insieme, il team ha creato un progetto che fonde l’arte della tavola con la mitologia, reinterpretando il tema del mito del Minotauro. La manifattura ha realizzato dei piatti in tiratura limitata, arricchiti da uno straordinario decoro ideato dallo studio Kick.Office insieme a Marta Zanardi (Murtill), talentuosa illustratrice che con il suo tratto deciso ha disegnato sull’ala del piatto in bone porcelain della forma Gourmet, simboli e suggestioni legate al celebre mito greco ma stravolgendo il finale della storia – il Minotauro e Teseo stringono una nuova alleanza, Teseo aiuta Minotauro ad uscire egli stesso dal labirinto tagliando definitivamente il filo rosso.



Sull’ala del piatto va in scena la narrazione e i suoi personaggi secondo un disegno di estrema eleganza: da Dedalo ad Arianna, il Minotauro e Teseo, fino ad una folla di fanciulli e fanciulle festanti. «Foodies Challenge 2025 rappresenta una vetrina d’eccezione per mostrare come la tradizione artigianale possa dialogare con l’innovazione del design e della gastronomia, offrendo una nuova prospettiva sull’arte conviviale», dichiarano dall’azienda. Ad accompagnare il progetto, la realizzazione del cortometraggio “FILOROSSO” che rende fruibile al pubblico il piatto e la collaborazione fra gli attori dell’iniziativa. Prodotto da Wannaboo, lo chef Eugenio Boer e l’architetto Mario Abruzzese fondatore di KICK.OFFICE dialogano attraverso le loro arti: la cucina e l’architettura, all’interno del ristorante che diventa la rappresentazione di un viaggio interiore e creativo, ispirato al mito del Minotauro.