Design italiano a New York

Due mostre importanti portano l’attenzione sull’approccio italiano al progetto, dagli anni Trenta fino a oggi

La Dolce Vita - Maestri del Design - Photo © Antoine Bootz
La Dolce Vita - Maestri del Design - Photo © Antoine Bootz

La mostra Formation nella galleria newyorkese Friedman Benda a Chelsea (fino al 01/08/2025) segna la loro prima collaborazione con il duo Formafantasma, studio che che mette al centro della sua pratica professionale la ricerca sulle forze storiche, politiche, sociali ed ecologiche che plasmano il design contemporaneo. Formation è dedicata ai ruoli che gli oggetti ricoprono nell’ambiente domestico, proponendo una serie di unità elementari, altrettanti archetipi: la sedia, il tavolo, la lampada, lo scrittoio.

Ogni pezzo esposto è realizzato in legno di ciliegio, nell’idea di mettere in luce l’elemento fondante della falegnameria, l’asse, declinandolo in un’estetica senza tempo. Una profonda esplorazione del modo in cui gli artefatti domestici si evolvono nel tempo, influenzati dalle tecnologie emergenti. Nell’elemento di illuminazione Floor L, ad esempio, i pannelli LED rettangolari sono concepiti con proporzioni che evocano gli smartphone o i laptop.

«Questa ricerca è ispirata dalla nostra ammirazione per la comunità Shaker e per progettisti come Frank Lloyd Wright e George Nakashima, artigiani e designer che hanno costruito le proprie fondamenta estetiche e filosofiche», affermano Andrea Trimarchi e Simone Farresin, fondatori di Formafantasma.

«L’approccio Shaker all’utilità e alla trascendenza si riflette nelle forme essenziali della collezione e nell’uso del legno di ciliegio, materiale profondamente radicato nella tradizione americana della falegnameria. La sintesi tra artigianato e tecnologia di Wright e l’amore di Nakashima per il legno come entità viva si ritrovano nell’interazione tra il legno caldo e l’alluminio spazzolato, materiale più spesso associato ai dispositivi digitali contemporanei».

È invece un omaggio alla creatività italiana, dagli anni Trenta ai Settanta, la mostra La Dolce Vita: Maestri del Design (fino al 27/08/2025), organizzata in sinergia da Nina Yashar – fondatrice della galleria milanese Nilufar – e da Lee F. Mindel, FAIA (Fellow of the American Institute of Architects), fondatore di Galerie56 e dello studio SheltonMindel.

Il white cube della galleria di Tribeca, al 56 Leonard Street – celebre edificio firmato da Herzog & de Meuron – diventa un palcoscenico per voci come quelle di Joe Colombo, Ignazio Gardella e BBPR, rappresentate da pezzi dal valore eccezionale. Nella mostra spiccano una scenografica libreria di Ico Parisi, realizzata da Ariberto Colombo; una panca di Carlo Mollino, esemplare unico realizzato per gli interni dell’appartamento Minola a Torino, caratterizzata da due plinti scultorei in marmo di Ornavasso; il trumeau con décor malachite di Piero Fornasetti su disegno di Gio Ponti, di cui esistono solo tre esemplari.

«Questa mostra è una lettera d’amore all’Italia», afferma Nina Yashar. «È il riflesso di un legame profondo con il nostro patrimonio culturale e della volontà di condividerlo in un ambiente in cui architettura, design, arte e persone si incontrano in modo autentico. Galerie56 è il teatro ideale per questa sinergia». E aggiunge Lee F. Mindel: «Collaborare con Nina Yashar a La Dolce Vita è un omaggio all’architettura, al design e alla vita stessa. Con nomi come Carlo Scarpa, Ettore Sottsass, Piero Fornasetti, Pietro Chiesa e Carlo Mollino, la mostra incarna perfettamente il pensiero di quest’ultimo: “Tutto è permesso, purché sia fantastico”».