A qualche settimana dalla sua conclusione, si continua a parlare della Clerkenwell Design Week. Ne abbiamo già raccontato le novità, le location suggestive, i suoi punti di forza. I numeri parlano chiaro: 160 showroom, oltre 250 espositori internazionali, 16 venue sparse per il quartiere, tra cui spiccano per fascino la storica Charterhouse e la chiesa di St Bartholomew the Great. Ma tra i punti di forza dell’edizione 2025, c’è anche la capacità di unire l’identità autentica del design britannico con lo sguardo fresco e creativo dei brand internazionali: un mix perfettamente riuscito che ha reso l’evento ancora più stimolante.

La presenza inglese emerge chiaramente forte, con un focus sulla qualità artigianale. Nella “British Collection” si sono distinti marchi come Hand & Eye che ha portato in scena lampade in terracotta e pietra realizzate nel Devon; e Origin Furniture, con la sedia Caston di David Irwin – interamente made in UK, realizzata a partire da rifiuti plastici marini, con una maglia 3D e una struttura in acciaio tubolare.

Ampia la rassegna di lampade che ha preso posto alla House of Detention. Di nota, la composizione di sospensioni Carnival firmata Curiousa – parte della sua Sculptural Stackseries. Carnival combina porcellana, legno e il caratteristico vetro soffiato a mano di Curiousa per creare tre lampadari a goccia, evocative del caratteristico motivo “arlecchino”. J. Adams & Co ha invece presentato le nuove lampade circolari Apex e Strata presso lo showroom di St John Street – creazioni progettate dal fondatore Will Earl, sono pezzi realizzati a mano a Birmingham.

Originale poi il mash-up creativo che si è instaurato fra alcuni studi di architettura e aziende che in occasione della kermesse che hanno così unito le expertise per innovative installazioni. È il caso di Conran and Partners che ha collaborato con Secto Design, realtà finlndese pioniera nell’uso della betulla certificata combinata con l’estetica architettonica contemporanea. Una mostra nella vetrina di Great Sutton Street raccontava l’impegno dell’azienda nei confronti del design sostenibile e dell’artigianato, attraverso creazioni luminose direttamente evocative della natura da cui prendono ispirazione.
Lo studio Hawkins\Brown in Clerkenwell Road, ha invece ospitato il Beasley’s Biscuit Bar, un’installazione di Sons of Beasley, frutto della collaborazione tra i designer Carl Clerkin e Alex Hellum, arredato con mobili colorati e sostenibili realizzati con gli scarti di Plykea.

Contributi dal mondo? Per il Made in Italy, segnaliamo Moroso che ha presentato nel suo showroom in città le ultime novità della collezione 2025, in particolare la poltrona Clay, nata da una ricerca di Zanellato/Bortotto e Moroso sulla ceramica e dalla volontà di riprodurre una connessione antica ritornando a tecniche e manifatture ormai rarissime. A connotarla è infatti un pannello in ceramica che diventa schienale e trasforma la seduta in scultura d’arredo. Ogni pezzo è realizzato a mano nel distretto storico della ceramica di Nove (Vicenza), con lastre bi- e tridimensionali decorate con smalti.

Della collettiva scandinava, fa la sua comparsa Muuto con le nuove collezioni outdoor e Settle nello specifico: questa serie di sedute è firmata dal duo norvegese Anderssen & Voll che ha sviluppato una linea per esterni radicata nella tradizione scandinava, e fonde funzionalità ed estetica con materiali come l’acciaio verniciato a polvere, i braccioli in legno e le fasce in tessuto.