DATA SHEET
Client: Bonfiglioli
Architecture: Peter Pichler Architecture
Structure & MEP: ARUP
Electrical engineering: ARUP
Façade planning: Pichler Projects
Fire consultant: ICS Ingegneria
Acoustics: Solarraum
Site supervision: Studio Taddia
General Contractor: Ing Ferrari, Pichler Projects
Project management Bonfiglioli: Federico Mazzanti, Chiara Persi, Vincenzo Lamanna
Author: Elena Franzoia
Photos: Gustav Willeit
Fondato nel 2015 a Milano dall’architetto di Bolzano Peter Pichler, in passato collaboratore degli studi Zaha Hadid Architects e OMA/Rem Koolhaas, e dalla business woman spagnola Silvana Ordinas, lo studio Peter Pichler Architecture ha recentemente realizzato a Calderara di Reno, poco lontano da Bologna, la sede centrale della storica azienda Bonfiglioli, dal 1956 produttrice e fornitrice di motoriduttori, sistemi di azionamento, riduttori epicicloidali e inverter. Oggi il marchio è tra i leader a livello mondiale nei settori dell’automazione industriale, dei macchinari mobili e delle energie rinnovabili.

Gli headquarter aziendali rappresentano l’ultimo tassello di EVO, il più grande sito industriale del Gruppo Bonfiglioli in Italia, nato per soddisfare i più recenti standard di efficienza energetica grazie alla presenza di un impianto fotovoltaico da 3 MW di potenza di picco. La nuova sede è concepita come NZEB (nearly Zero Energy Building) e dispone di pompe di calore geotermiche e soffitti radianti allo scopo di incrementare risparmio energetico e comfort interno. Dal punto di vista progettuale, come richiesto dal masterplan, l’edificio si sviluppa intorno a un cortile centrale rettangolare, che ospita un giardino verde e migliora la ventilazione naturale attraverso l’effetto camino, distribuendo su 7 piani le funzioni interne.


Se al piano terra sono ovviamente concentrate le aree ricettive e comuni, oltre a due scultoree scale elicoidali, dal primo al quinto piano l’edificio ospita gli uffici. Il sesto livello in particolare accoglie le aree dedicate al presidente e al CEO dell’azienda, mentre all’ultimo trova spazio una sala riunioni. A tutti i piani sono presenti piccole cucine destinate al personale. Tributo all’architettura di OMA, la potente massa dell’edificio è alleggerita dalla forte inclinazione del piano di copertura, che “taglia” irregolarmente e in misura crescente il volume a partire dal terzo piano creando terrazze esterne affacciate sul santuario bolognese della Madonna di San Luca.

Altra soluzione progettuale di grande impatto è adottata per le facciate e la parte di copertura rivolte a sud, rese più evanescenti dall’uso di una “pelle” in rete di alluminio plissettata, progettata custom made da Pichler Projects, pensata per schermare l’intensa luce solare e rendere più confortevoli gli interni. La geometria plissettata si ispira agli ingranaggi, mentre la rete di alluminio richiama i trucioli prodotti quotidianamente come sottoprodotto della catena di fornitura dell’azienda. Progettato pensando alla flessibilità futura, l’edificio presenta spazi aperti senza colonne attraverso una facciata Exoskeleton. Al terzo piano, un ponte attraversa il cortile interno facilitando il flusso di lavoro e la comunicazione tra gli utenti.


