Raquel Arañón, originaria delle Asturie, ha vissuto in diverse città tra cui Madrid, Barcellona e Londra. La sua formazione è nel design della moda, anche se i suoi interessi sono sempre stati più ampi della semplice creazione di abbigliamento. Ha ricoperto diversi ruoli nei settori della moda e della vendita al dettaglio, sviluppando le sue capacità creative e organizzative. Dopo essersi trasferita a Maiorca, ha spostato la sua attenzione all’insegnamento e a progetti freelance, esplorando i suoi talenti artistici, tra cui la ceramica e la pittura. Un periodo di trasformazione a New York ha consolidato la sua visione e l’ha ispirata a creare il Mallorca Design Day, un evento che si distingue per il suo focus tematico e la dedizione alla presentazione di talenti emergenti del design.
Qual è la sua impressione generale sull’ultima edizione del Mallorca Design Day?
Il bilancio è decisamente positivo. Credo che questa sia stata, finora, l’edizione più completa, grazie a una combinazione di fattori che ne hanno amplificato la portata e l’impatto. Abbiamo registrato un aumento significativo dell’interesse e della partecipazione, sia a livello locale che internazionale.
L’integrazione dell’IA sembra affascinante. Può farci qualche esempio?
L’integrazione dell’intelligenza artificiale è stata una delle chiavi del successo di quest’anno. Abbiamo creato Lola, un’assistente virtuale che incarna la fusione tra la cultura indigena e la tecnologia futuristica. Lola non è stata solo una presenza scenica, ma ha co-presentato la gala finale, interagendo con il pubblico e fornendo informazioni sul festival. Inoltre, ispirandoci al celebre cane gigante del Guggenheim, abbiamo realizzato una scultura alta 2,5 metri, un’installazione che ha catturato l’attenzione di tutti i visitatori.
E come avete incoraggiato i partecipanti a utilizzare l’IA?
Abbiamo lanciato una sfida ai partecipanti delle competizioni di design, invitandoli a esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale in combinazione con l’artigianato tradizionale. Questo approccio ha stimolato la creatività e ha portato alla realizzazione di progetti innovativi e sorprendenti, che hanno saputo reinterpretare il tema dell’edizione, “Intelligenza Artigianale”, in modi originali e inaspettati. Abbiamo applicato questo approccio in diversi settori: moda, interni, paesaggio, food design.
Mallorca Design si celebra in un ambiente unico. Come influisce il territorio di Maiorca sui progetti presentati e come promuovete il talento locale?
Il legame con il territorio è un elemento distintivo del Mallorca Design Festival. L’isola, con la sua ricca storia, la sua cultura vibrante e la sua bellezza naturale, è una fonte di ispirazione inesauribile per i designer. Il festival, a sua volta, rappresenta un’opportunità unica per promuovere il talento locale e per valorizzare il patrimonio culturale dell’isola. La mancanza di eventi simili sull’isola rende il Mallorca Design Day un’occasione preziosa per creare sinergie, favorire il networking e far conoscere i professionisti del settore. C’è molto design orientato all’ospitalità e al residenziale, realizzato da creativi di tutto il mondo ed esiste una grande collaborazione con designer maiorchini che lavorano all’estero.
Come si è evoluto il festival nel corso degli anni?
Inizialmente, i talenti dell’isola faticavano a ottenere visibilità, nonostante il loro valore. Avendo maturato una solida esperienza e avendo costruito una vasta rete di contatti, ho sentito la necessità di creare qualcosa di speciale per dare voce alla creatività locale. Fin dalla prima conferenza stampa, ho voluto sottolineare che il festival non si sarebbe limitato alla moda, ma avrebbe abbracciato tutte le discipline del design. Pur non essendo facile, il Mallorca Design Festival è cresciuto costantemente nel corso degli anni, affermandosi come un punto di riferimento per il settore.
Sembra impegnativo ma gratificante. Può parlare di sponsor e sostenibilità?
Abbiamo la fortuna di contare sul sostegno di numerosi sponsor, sia locali che internazionali, che credono nel nostro progetto e che condividono la nostra visione. La loro fiducia ci permette di realizzare un evento di alta qualità, che contribuisce a posizionare Maiorca come un centro di eccellenza per il design. Tra i nostri partner più fedeli, possiamo citare il sostegno istituzionale, tra gli altri, del Consell de Mallorca, della Fundació Mallorca Turisme, dei Comuni di Palma e Inca e della Conselleria d’Empresa del Governo delle Baleari; e con la sponsorizzazione di Meliá, Mercedes Autovidal, Coca-Cola, Actiu, Gaggenau e Jardins de Tramuntana. Il festival è legato all’Agenda 2030, e promuoviamo la sostenibilità e l’uso di materiali locali.
Quali piani avete per le prossime edizioni? State valutando dei cambiamenti?
Stiamo ancora elaborando le emozioni e i risultati della quinta edizione, ma siamo già proiettati verso il futuro. Il 2026 segnerà il decimo anniversario del Mallorca Design Festival, un traguardo importante che celebreremo con un’edizione speciale e ricca di sorprese. In questi anni stiamo costruendo relazioni importanti e stiamo promuovendo giovani design con la nostra visione che guarda al futuro. La definizione del tema sarà cruciale per delineare le linee guida della prossima edizione.