All’ultima edizione di Euroluce, Lumina ha presentato le sue più recenti innovazioni nel campo dell’illuminazione. Fondata nel 1980 da Tommaso Cimini ad Arluno, l’azienda si è fatta notare per la sua produzione di lampade caratterizzate da linee essenziali e un’anima tecnologica, rivolte sia al settore residenziale che al contract.

Lumina ha colto l’occasione della fiera per porre l’accento sulla sua consolidata capacità di integrare soluzioni meccaniche, tecniche e illuminotecniche all’avanguardia, dimostrando come un design curato, unito a una luce di qualità, possa trasformare gli spazi, creando atmosfere funzionali e accoglienti.

Tra le novità presentate, si sono distinte la lampada a parete Ondu, frutto della collaborazione con Marco Acerbis, e il sistema di illuminazione Concerto, firmato dall’architetto francese Jean-Michel Wilmotte.

Oltre a questi nuovi progetti, Lumina ha arricchito le sue collezioni esistenti con nuove versioni delle lampade Anima e Aether. La prima è stata proposta in varianti da tavolo e da terra, mentre la seconda è stata rivisitata con dimensioni più contenute e nuovi colori per il petalo del diffusore.

L’azienda ha inoltre presentato significativi aggiornamenti LED e un restyling delle linee iconiche Galileo Mini e Opus, dimostrando la sua attenzione alla continua evoluzione tecnologica e alla rivisitazione dei propri classici.

Lo stand di Lumina a Euroluce, progettato dallo studio Lombardini22, ha offerto ai visitatori un’esperienza immersiva nel mondo del brand. I visitatori hanno avuto l’opportunità di interagire da vicino con alcuni aspetti meccanici, tecnici e qualitativi dei prodotti, in un percorso narrativo che ha esaltato l’identità del marchio.
