“Nella storia delle Esposizioni Mondiali, i progetti architettonici per i padiglioni sono stati nel passato un modo per sperimentare idee, strutture e materiali per gli edifici del futuro. Purtroppo questa consuetudine è scomparsa negli ultimi anni e molti padiglioni sono diventati meri ‘esercizi formali’ creati dalla tecnologia digitale. In questa World Expo vogliano proporre materiali e strutture mai realizzate finora. La cupola principale è composta da elementi tubolari di CFRP (Carbone Fiber Reinforced Plastic), materiale solitamente usato per la costruzione di aerei e auto ma mai impiegato in modo strutturale in architettura. Il peso della struttura è stato ridotto fino a diventare inferiore al peso del suolo scavato per le fondamenta della cupola. Siamo così riusciti a eliminare la necessità di realizzare pali di fondazione su un sito appena bonificato, e a facilitare lo spostamento della cupola stessa grazie alla sua leggerezza strutturale. Per le cupole secondarie abbiamo utilizzato strutture tubolari in carta riciclata e bambù laminato, sviluppate ad hoc per la prima volta al mondo”, Shigeru Ban.
Delle tre cupole, una principale e due secondarie di più piccole dimensioni, Dome A, è costruito in bambù laminato, materiale resistente e ecosostenibile ricavato dalle foreste abbandonate; Dome B è la struttura di maggiori dimensioni al mondo che utilizza CFRP (Carbon Fiber Reinforced Plastic), un’architettura leggera, resistente, riciclabile e facilmente riutilizzabile; Dome C, concepito come hub per mostra ed eventi, riproduce la forma dell’atomo ed è realizzata in elementi tubolari di carta.
Con il Blue Ocean Dome Zeri Japan intende approfondire la conoscenza degli oceani e creare un punto di riferimento per comunicare l’importanza di prevenire l’inquinamento da plastica nei mari, sviluppare una industria marittima sostenibile e promuovere lo studio del cambiamento climatico negli oceani.
Photo © Hiroyuki Hirai