Lo studio messicano Colectivo C733 ha firmato il progetto di recupero di un edificio doganale del XVIII secolo a Nayarit, sulla costa orientale del Messico, realizzando attorno ad esso un centro culturale e un museo. Il comune di San Blas ha incaricato Colectivo C733 di preservare e recuperare ciò che restava dell’antica dogana portuale, consolidando le porzioni superstiti in adobe (l’impasto di argilla, sabbia e paglia essiccata all’ombra, utilizzata da molte popolazioni in ogni epoca per costruire mattoni) e salvaguardando la parte storica in muratura. Il porto di San Blas fu fondato nella Nuova Galizia nel 1768, e il primo livello dell’edificio originale è tuttora in piedi. Un corridoio è stato adattato a spazio espositivo, mentre attorno all’area si trovano piccoli laboratori e frammenti della struttura originaria, costruita con mattoni di adobe fatti a mano.


Intorno all’edificio storico, posto al centro del complesso, il team ha realizzato una passerella in acciaio rosso affiancata da schermi in piastrelle di terracotta, che sale fino al tetto e consente ai visitatori un percorso sopraelevato attraverso la struttura. Sono poi stati inoltre edificati nuovi corpi architettonici in adobe, destinati ad accogliere spazi pubblici e laboratori.




Sul lato nord-occidentale si trova un edificio lineare per la comunità, con biblioteca, sala per la danza, aula didattica e studio, ciascuno aperto verso l’esterno tramite ampie vetrate scorrevoli protette da pensiline. Un muro in mattoni separa i laboratori dal resto del cortile, ma il ponte ripristina il dialogo architettonico consentendo l’accesso al tetto. Sul margine nord-orientale del sito invece sono stati realizzati gli uffici, in una struttura a cuneo protetta da un ulteriore schermo in terracotta. Nel settore sud-orientale si erge il nuovo edificio museale, un volume rettangolare incorniciato su tre lati da un porticato ad arcate, con colonne composte da materiali di recupero. Il bianco della costruzione si contrappone alle tonalità terrose del resto del complesso. Colectivo C733 è formato dagli architetti Gabriela Carrillo, Carlos Facio e José Amozurrutia, affiancati dai ricercatori Erik Valdez e Israel Espin.
Photo © Rafael Gamo