Nel mondo del design contemporaneo, la capacità di esplorare nuovi territori progettuali è diventata un’abilità essenziale. I designer specializzati in categorie specifiche come sedie, lampade o tavoli trovano oggi un grande valore nell’ampliare il loro campo d’azione e nell’impegnarsi nella progettazione di oggetti precedentemente inesplorati. Questa apertura a nuove sfide non è solo un’opportunità di crescita personale, ma risponde anche alle esigenze di un mercato sempre più fluido e interdisciplinare. Guardando da vicino, sembra di trovarsi di fronte a una rivoluzione metodologica. Una seduta interagisce con il corpo, la sua ergonomia e la sua resistenza strutturale. Una lampada dialoga con la luce, con l’ambiente, persino con l’energia che la attraversa. Questo salto di scala e di funzione obbliga a rivalutare l’approccio, a esplorare nuovi materiali e forse a studiare nuove tecnologie. Achille Castiglioni, che ha spesso sottolineato l’importanza della curiosità e dell’approccio sperimentale nel design (“Se manca la curiosità, è meglio saltarla”), incarna uno spirito di esplorazione che ha dato vita a oggetti molto diversi tra loro, dalla lampada Arco al Mezzadro. Sperimentare significa sicuramente accettare l’incertezza e il rischio, ma è in questo spazio di adrenalinica libertà che nascono le idee più rivoluzionarie e i prodotti destinati a lasciare un segno nella storia del design. Per questo, quando abbiamo chiesto a 20 designer selezionati, italiani e internazionali, emergenti e navigati, quali oggetti avrebbero voluto progettare (e non hanno ancora fatto), alcuni ci hanno sorpreso, e forse hanno sorpreso se stessi, lasciando che la loro mente si avventurasse in territori davvero inaspettati. Altri ci hanno corretto sulla premessa stessa della domanda: non stiamo cercando un tipo mancante, una casella di controllo su una lista di cose da fare per la creatività. La premessa comune a queste risposte (seguite da quella obbligatoria: cosa presenterete alla Design Week?) era certamente una premessa: in un’epoca in cui i confini disciplinari sono sempre più labili, il design sta diventando sempre più un processo che intreccia tecnologia, sostenibilità e innovazione. Per un designer, abbracciare nuove tipologie di progetti significa non solo crescere professionalmente, ma anche contribuire a una cultura del progetto più ricca e articolata.
6:AM Glassworks (in copertina)
1. Piuttosto che concentrarci su un singolo oggetto, siamo interessati a creare prodotti che si integrino direttamente con l’architettura, come mattoni e componenti innovativi in vetro per pavimenti luminosi, tetti e altre soluzioni che spingono la nostra ricerca sui materiali a un livello più strutturale. Allo stesso tempo, esploriamo le potenzialità dei semilavorati tradizionali di Murano, reinterpretandoli in chiave contemporanea per creare nuove lampade e oggetti d’arredo. 2. Quest’anno il nostro progetto principale è Two-Fold Silence, la nostra prima mostra personale. Non si tratta di una retrospettiva – siamo troppo giovani per farlo – ma di un vero e proprio manifesto del nostro mondo, delle nostre ispirazioni e dei nostri prodotti. L’obiettivo è mostrare non solo ciò che facciamo, ma anche il processo creativo e le connessioni tra le idee che ci attraversano. All’interno della mostra presenteremo diversi nuovi prodotti, tra cui una collezione di lampade architettoniche modulari chiamata Quadrato. Inoltre, stiamo preparando il nostro primo pop-up shop, aperto per tutto il mese di aprile, al livello -1 de La Rinascente di Milano.
Michael Anastassiades
1. Come designer ho iniziato la mia esplorazione dell’industria piuttosto tardi nella mia carriera. Ho avuto la fortuna di avere l’opportunità di progettare una vasta gamma di prodotti con molti marchi storici e incredibili. Sono arrivato a questa posizione in modo maturo per imparare a operare da un luogo di apprezzamento e non da un luogo di avidità. Trovo una sfida in ogni invito che ricevo e questo mi mantiene abbastanza eccitato da non sognare cose che non ho la possibilità di fare. 2. Sto presentando due nuove collezioni di illuminazione del mio marchio in una mostra ospitata dalla Fondazione Danese, aperta al pubblico per la prima volta dopo 20 anni. Lancio anche una nuova collaborazione tra Alessi e il mio marchio ed espongo nuovi prodotti che ho disegnato per Tacchini, Monstruosis, Il Tornitore Matto e Flos.
Federica Biasi
1. Mi piacerebbe progettare prodotti più legati al mondo della moda, dell’abbigliamento e delle borse, e allo stesso tempo sono attratto da sistemi audio che possano essere ben integrati nell’ambiente domestico, allontanandomi dall’estetica tecnologica.
2. In fiera presenterò una poltrona (Alba) e una collezione di pouf in vimini (Sam) per Frigerio, un divano con poltrona abbinata per EMU – la collezione si chiamerà Antigua. Poi, un’intera collezione composta da tavolo, sedie, panche, divano e librerie per Koru, un nuovo marchio che sarà lanciato in primavera. Inoltre, i calici Soffio disegnati per Cantine San Marzano e, per Galleria Movimento, presenteremo a Spaziovento il tavolo Zenith, che avevamo presentato in anteprima a Londra in autunno.
Simone Bonanni
1. Vorrei cimentarmi nella progettazione di una grande lampada a sospensione, possibilmente in tessuto o carta di riso. Non ne ho mai progettata una prima d’ora e negli ultimi mesi mi sono venute in mente alcune idee interessanti. 2. Quest’anno, al Salone, presento un’intera collezione per Carpanese Home, un giovane marchio veneto che, sotto la guida artistica del mio amico Federico Peri, sta facendo passi da gigante in un mondo altamente competitivo. Mi è stata data carta bianca, purché i progetti siano forti e riconoscibili. Sono uscito dalla mia solita zona di comfort e spero che vi piacciano.
Cristina Celestino
1. Dopo aver disegnato lo scorso anno la maniglia Matrice per Manital, vorrei concentrarmi sulla progettazione di un rubinetto: un oggetto che deve coniugare esigenze funzionali ed ergonomiche ma anche esprimere un’estetica innovativa e fresca, il tutto guidato da una fondata competenza progettuale e tecnica. 2. Presenterò Rilievo, un nuovo tappeto per CC-Tapis e una nuova collezione outdoor disegnata per Ethimo, un rinomato marchio di arredamento per esterni. Inoltre, il lampadario Luminora, disegnato per MOOOI lo scorso novembre, sarà presentato ufficialmente nei nuovi spazi di MOOOI in via Turati.
Draga & Aurel
1. Siamo da sempre appassionati di design di oggetti per la casa – vasi, centrotavola, stoviglie – elementi che arricchiscono la vita quotidiana con stile e carattere. Da tempo desideriamo progettare pezzi appartenenti a questo universo, per noi ancora inesplorato. Ci piace l’idea di applicare la nostra ricerca e il nostro codice estetico a un formato più piccolo e intimo, trasformando semplici oggetti di uso quotidiano in elementi dal forte valore espressivo. Finora il tempo non ci ha permesso di dare vita a queste idee, ma chissà…!
2. Quest’anno presentiamo una serie di novità che segnano un’evoluzione nel nostro percorso di ricerca. Trasparenza e colore sono i fili conduttori delle nuove creazioni esposte alla Galleria Rossana Orlandi, dove la luce sarà protagonista con una nuova collezione di lampade a sospensione. Parallelamente, abbiamo approfondito il tema del recupero, dando vita a pezzi unici formati dall’unione di componenti orfani (armadi, cassetti di vecchi guardaroba e moduli di librerie) di mobili vintage che abbiamo reinterpretato e trasformato negli anni attraverso la collezione Heritage. A questi si aggiungono i nuovi pezzi che abbiamo firmato per Baxter, Wall&Decò e Gallotti & Radice.
Finemateria
1. Vorremmo progettare delle posate o un utensile da cucina analogico. Negli ultimi anni abbiamo avuto modo di sviluppare diversi progetti e prototipi di piccoli accessori, tra le varie collaborazioni, in particolare il calendario perpetuo per QuadroDesign. Siamo affascinati dal design di oggetti di piccole dimensioni con una forte interazione manuale, forse perché possono creare un diverso tipo di soddisfazione rispetto ad altri oggetti. Vorremmo continuare a sperimentare il nostro linguaggio nel contesto quotidiano degli accessori per la casa. 2. Su invito di Park Associati, per far parte della programmazione culturale di Park Hub, presentiamo PAFF PAFF – Spazi Liminali per Rituali Sensoriali, un’installazione che esplora la lana come elemento simbolico e primordiale. Poi, da una sperimentazione con 70Materia, azienda veneziana specializzata in superfici create da varie miscele di acqua, sabbia, frammenti di pietra, materiali riciclati e cemento, nasce una nuova finitura che sarà presentata da Capsule presso lo Spazio Maiocchi. In fiera saremo presenti con Ritagli, il nostro primo stand per Besana Carpet. Infine, House of Finemateria aprirà le sue porte per la Milano Design Week con un programma di attività culinarie in collaborazione con Volumeuno, azienda piacentina di cucine. Il nostro nuovo spazio, situato in Via Cadibona 9, presenterà un allestimento su misura per il lancio di un piatto da portata unico, Primosecondo, realizzato artigianalmente a Nove (VI).
Giacomo Moor
1. Una cucina per un marchio del settore. Il mio studio progetta e produce costantemente cucine per i nostri clienti, vorrei collaborare con un’azienda per sviluppare una cucina che segua i criteri della produzione industriale. 2. Una collezione di mobili per Cappellini e una poltrona per Living Divani.
Sebastian Herkner
1. Mi piacerebbe progettare una cucina. Personalmente amo cucinare e ospitare gli amici per le cene. 2. Quest’anno presenteremo una nuova collezione lounge chiamata MDear con Dedon. Abbiamo iniziato quasi 10 anni fa a lavorare insieme ed è sempre una collaborazione molto proficua. Presenteremo anche una nuova sedia da pranzo con ClassiCon e l’estensione delle nostre lampade Nymph per Poltrona Frau.
Mandalaki
1. Viviamo in un’epoca di abbondanza, in cui gli oggetti si accumulano e perdono rapidamente significato. In questo contesto, la questione non è tanto cosa progettare, ma perché. Riteniamo che oggi il design debba concentrarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità, creando oggetti durevoli e significativi in grado di arricchire la vita delle persone. Per noi il valore sta in concetti come lentezza, contatto con la natura, essenzialità e funzionalità. Il nostro prossimo progetto nascerà proprio dall’intersezione di questi valori. Vogliamo creare qualcosa che inviti a rallentare, a riconnettersi con i ritmi naturali, a concentrarsi sull’essenziale. Un oggetto che non sia solo bello e funzionale, ma che ispiri un nuovo modo di vivere, più consapevole e sostenibile. 2. Quest’anno Halo Edition, disegnata da Mandalaki, continua la sua ricerca. Presso la Galleria Rossana Orlandi, presentiamo The Beauty of Nature, una mostra che celebra la luce come forza viva capace di rimodellare gli spazi e trasformare qualsiasi ambiente in un paesaggio luminoso: le novità saranno Halo Mini Landscape, l’iconico modello compatto ora disponibile nelle delicate tonalità Landscape; Halo Bold, una lampada da terra che enfatizza il suo corpo ottico con un nuovo design dal diametro maggiorato; Halo Applique, la prima declinazione a parete della collezione Halo, e Halo Mag 2 Sunset, un’illuminazione magnetica portatile in una versione aggiornata che spazia dall’illuminazione a sospensione alla luce da lettura.