Visionario della scena contemporanea (da cinquant’anni), Robert Wilson porta al Salone del Mobile.Milano 2025 tre interventi che riscrivono lo spazio attraverso luce, suono e materia. Il suo approccio, radicato nell’architettura della percezione, trasforma l’oggetto in elemento drammaturgico, tracciando un dialogo tra design, teatro e arti visive.

Il 7 aprile, il Teatro alla Scala diventa il palcoscenico di The Night Before—Objects, Chairs, Opera, evento inaugurale del Salone ideato da Wilson. Con l’Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Michele Spotti, l’intervento fonde design, opera e architettura luminosa in una messa in scena in cui la luce diventa metastruttura del racconto.


Un’esperienza visiva, musicale ed emozionale in cui il ritmo visivo alterna monumentalità e rarefazione, scolpendo lo spazio con superfici luminose che amplificano il contrasto tra pieni e vuoti.
Dall’8 aprile al 18 maggio, Wilson dialoga con la Pietà Rondanini di Michelangelo attraverso Mother, un’installazione che trasfigura la materia lapidea con luce e suono. L’illuminazione enfatizza la tensione ascensionale della scultura, sospendendola in un’atmosfera ipnotica, mentre lo Stabat Mater di Arvo Pärt crea un’atmosfera di rarefazione sonora che amplifica la dimensione contemplativa.


Il 10 aprile, nell’ambito dell’Euroluce International Lighting Forum, Wilson tiene una masterclass sulla fenomenologia della luce nel progetto teatrale e installativo. Attraverso una genealogia della sua ricerca, esplora la spazializzazione sonora, la teatralità dell’oggetto e la costruzione di esperienze immersive.
La presenza di Wilson al Salone ne conferma la trasversalità della visione, che affonda le radici in opere come Einstein on the Beach (1976), dove partitura musicale e geometrie sceniche disegnano una grammatica visiva e progettuale. Che dialoga anche con la moda: in una recente collaborazione con Dior, Wilson ha allestito un tableau vivant ispirato al teatro kabuki, con corpi architettonici immersi in una costruzione luminosa astratta, amplificata dalla musica minimale di Philip Glass.
Tutte le immagini dagli spettacoli realizzati da Robert Wilson courtesy RW Work, Ltd