DATA SHEET
Interior design: Parasite 2.0
Manufacturers: Bianco67, Qubo Design, Frigerio Tende
Project Mediation: Bianca Felicori
Clients: Laura Santosuosso, Denny Mollica
Photos: Claudia Zalla
Il progetto del ristorante Sandì rappresenta un importante traguardo per Parasite 2.0, studio di design fondato nel 2010 da Stefano Colombo, Eugenio Cosentino e Luca Marullo. Con Sandì, il team continua a lasciare il segno nella scena internazionale del design e dell’architettura, portando avanti la propria esplorazione del rapporto tra spazi e abitanti. Questo progetto segna una continuità nel loro percorso creativo ma rappresenta anche un’evoluzione, essendo il loro primo progetto permanente nel settore della ristorazione. «Possiamo dire forse che in un certo senso ogni progetto è un’evoluzione», affermano, sottolineando come ogni nuova realizzazione sia un tassello in un processo di crescita continua.
Situato in uno spazio storico di Milano, precedentemente sede di un forno negli anni ’60, Sandì è un ristorante a conduzione familiare ideato da Laura Santosuosso e Denny Mollica, che coniuga autenticità culinaria e raffinatezza estetica. Il progetto è stato sviluppato in stretta collaborazione tra i designer, i proprietari e gli artigiani, con l’obiettivo di valorizzare le caratteristiche originali del luogo senza eccessivi interventi di design



L’approccio, ispirato a una “ricetta culinaria”, valorizza elementi locali e funzionali, creando una solida base per eventuali modifiche future. Un concetto chiave del progetto è l’integrazione tra tradizione e innovazione. In un’epoca in cui i linguaggi del design tendono a omogeneizzarsi, Parasite 2.0 aspira a creare un “alfabeto personale”, sfuggendo alla trappola dei trend passeggeri.



Si sono ispirati ai bar e ristoranti milanesi degli anni ’90 che spesso vengono ristrutturati completamente; da qui la scelta di materiali come il granito verde marina e i legni scuri. «Volevamo pensare un progetto classico, senza tempo», spiegano, «un ibrido tra contemporaneità, visibile in alcune scelte come l’uso dei metalli e del policarbonato, e tradizione espressa nella scelta del mobilio, nel disegno del bancone e i suoi materiali, nei tendaggi e pavimenti». Il ristorante presenta molteplici soluzioni progettuali caratterizzanti. Un esempio emblematico è la parziale demolizione di due muri: uno, che separava la sala da pranzo dalla cucina, è stato trasformato in un filtro trasparente di acciaio spazzolato e policarbonato fumé, mentre l’altro è stato sostituito da una tenda che crea un’area privata attorno a un grande tavolo rotondo.
Il bancone, elemento centrale del progetto, funge da ‘cerniera’ che collega gli spazi del ristorante, unendo praticità ed estetica. Realizzato in granito verde marino, il bancone integra una scala, con corrimano e parapetto, conferendo armonia visiva a tutti gli elementi progettati.

