Hotel Hana, Paris, design Laura Gonzalez & Olivier Leone - Photo @ Robin Le Febvre
Hotel Hana, Paris, design Laura Gonzalez & Olivier Leone - Photo @ Robin Le Febvre
DATA SHEET

Owner: Chapitre Six
Interior design: Laura Gonzalez e Olivier Leone
Furnishings: Custom made
Fabrics: Marguerite Lemaire, Pierre Frey
Photo credits: ©Stephan Julliard, ©Nathaniel GOLDBERG, ©Romain Ricard, ©Robin Le Febvre

Azione e riflessione. Romanticismo e sobrietà. È un vero esercizio di stile quello sviluppato all’interno dell’Hotel Hana di Parigi, dove convivono la raffinata art de vivre di fine ‘800 della città e il puro minimalismo giapponese. Un incontro tra due caratteri estetici opposti e complementari, proprio come le personalità degli autori del progetto: Laura Gonzalez, talentuosa architetta e interior designer e Olivier Leone, direttore artistico nella moda, alla sua prima avventura alberghiera.

Ultimo arrivato tra le strutture della Adresses Hotels Collection, Hotel Hana – ‘fiore’ in giapponese – rispecchia la filosofia del brand che, con strutture dislocate sulla mappa cittadina, mira a raccontare attraverso arredi e atmosfere unici la storia del quartiere in cui si collocano. Fu proprio in 17 Rue du 4 septembre, tra la maestosa Opéra Garnier e Place de la Bourse, che la Belle Époque incoraggiò la diaspora giapponese a stabilirsi nel quartiere, oggi noto come ‘piccola Tokyo’. All’interno dell’hotel, che occupa un edificio storico, vitalità e pacatezza insieme mettono a disposizione degli ospiti un’esperienza intima, fatta di alternanza tra tessuti broccati, nelle fantasie floreali e rigate, composizioni ikebana, rivestimenti murali evocativi dei Fusuma, i pannelli verticali scorrevoli che definiscono le stanze nelle abitazioni tradizionali giapponesi. 

Ovunque domina un’atmosfera elegante e accogliente, aiutata da una fluidità spaziale che consente il passaggio aggraziato della luce naturale in tutti gli interni. L’opulenza si sposa alla semplicità della filosofia giapponese wabi-sabi, che trova la bellezza nell’imperfezione incoraggiando a rallentare. Una fusione che il magistrale lavoro di artigiani esperti ha saputo concretizzare nell’arredo realizzato appositamente, come il bancone del ristorante che permette ai commensali di contemplare l’attività in cucina o la decorazione del bar.

Nelle 26 camere, inclusa una suite, domina un senso di calma e un’estetica che vede nell’eliminazione del superfluo una ricchezza. Un invito ad abbandonarsi a una pausa trasmesso da materiali come il legno iroko degli arredi e della boiserie, la paglia dei rivestimenti, i marmi bicolori dei bagni, i tessuti dei tappeti, decorati su disegno originale di Laura Gonzalez e realizzati da Marguerite Lemaire e Pierre Frey.

La ricerca di uno spazio-intervallo diventa poi un concetto fisico nella spa dotata di piscina, dove concedersi la cura del sé sperimentando trattamenti, naturalmente di ispirazione giapponese, come Reiki, kobido, riflessologia-drenaggio o Chi Nei Tsang. Lontani dal trambusto del mondo esterno.