Saint-Germain by Poliform, design Jean-Marie Massaud
Saint-Germain by Poliform, design Jean-Marie Massaud

Una seduta massimamente versatile, pensata per avere mille volti – da uno domestico, dalle dimensioni confortevoli e raccolte, a quello per gli spazi di rappresentanza, dove diventa a tutti gli effetti un elemento architettonico. Un progetto firmato da Jean-Marie Massaud, designer con l’animo “a sud” (il suo studio è a Vence, una delle località più suggestive della Provenza) che con questo sistema ha voluto disegnare una sorta di paesaggio domestico. Unendo elementi lontani tra di loro ma concettualmente affini.

Prima di tutto c’è l’aspetto progettuale, che grazie a una pianificazione millimetrica apre le strade e centinaia di configurazioni diverse. «Poliform è già ricca di sistemi di divani di successo: sono tutti molto chic, moderni, architettonicamente perfetti ed esprimono un’eleganza senza tempo, raffinata e sofisticata», spiega Massaud. «Con Saint-Germain ho voluto incarnare una concezione più casalinga e decorativa degli interni».

Così si spiega la varietà anche solo delle basi, che vanno dal tradizionale rettangolo a forma più slanciate, angolari, coraggiose. Senza perdere quella morbidezza visiva che è il tratto distintivo del sistema. I moduli di Saint-Germain – specie nelle configurazioni più complesse – si posizionano nel paesaggio domestico con la forza tranquilla di un rilievo montuoso morbido e invitante. Uno dei suoi punti forza sono le innumerevoli possibilità di utilizzo, create dal gioco degli schienali, dei braccioli e dei cuscini: Saint-Germain è pensato per costruirsi un mondo letteralmente su misura, poliforme. In questo progetto rivive, attualizzata, la memoria di alcune celebri architetture anni ’70, come le ville in Sardegna di Jacques Couëlle e Alberto Ponis e il loro legame con le forme organiche. Presenze di forte personalità, imprevedibili e accoglienti nelle loro forme morbide.

 «Saint-Germain è sensualità, è rotondo, è accogliente, è confortevole. La collezione è composta da molti pezzi interessanti e “signature”. Tutto il sistema si sviluppa in composizioni molto razionali o molto organiche che ci permettono di creare un paesaggio più efficiente rispetto al sistema cartesiano. E soprattutto più naturale», prosegue Massaud.

Se “sensualità” è una parola chiave, allora è sul piano del tatto che è stato fatto un grande studio: rivestimenti bouclé, che evocano un’eleganza al tempo stesso rude e sosfisticata, ma anche pelli pregiate, in un mix da comporre a misura e a gusto di chi poi lo utilizzerà. A questi materiali si aggiungono anche quelli di altri pezzi, disegnati sempre da Massaud, che dialogano in modo naturale con questa collezione. L‘esempio più calzante è quello dei tavolini Koishi (nome che in giapponese significa “ciottolo”), nella versione con o senza pouf. Infinite combinazioni di classe e di comfort. Sotto il segno del relax e della bellezza.