DATA SHEET
Location: Rome
Architects: STUDIOTAMAT, Tommaso Amato, Matteo Soddu and Valentina Paiola
Lighting designer: Fabio Silvestris
Furnishings: Livoni, Sculptures Jeux
Lighting: GAN light, Tooy, Flos, Aromas, Ivela
Bathrooms: Flaminia, Artceram, Cristina, Gessi
Claddings: Marazzi, Fangorosa, Ariostea
Partition between living room and studio: Celosia Mutina
Supplier: GruppoE Ceramiche Appia
Photos: Serena Eller Vainicher
I proprietari volevano “una casa luminosa, aperta, che privilegiasse l’unicità – a volte anche imperfetta – dei materiali”. Nell’appartamento di 120 metri quadrati con terrazza, affacciato sulla Riserva Naturale di Castelporziano, il progetto di ristrutturazione preserva dunque l’imperfezione, ad esempio, del cemento armato a vista non rasato dei pilastri e delle travi della zona giorno, ma cerca la più curata sartorialità nell’accostamento dei materiali e nella realizzazione di alcuni elementi funzionali e di arredi su disegno. Gli architetti sottolineano infatti “il desiderio di valorizzare i tratti distintivi del singolare edificio a terrazzamenti, risalente agli anni ‘80.
Due sono i perni spaziali e funzionali: l’isola della cucina rivestita in cotto Fangorosa con piano di lavoro in marmo Patagonia, che ingloba i pilastri di cemento armato (da qui il nome del progetto, Casa Rude), e un grande cubo polifunzionale in legno di betulla che nasconde alla vista la dispensa, un’armadiatura per cappotti e una libreria con tv.


Realizzati ad hoc anche il tavolo da pranzo, un piano in legno massello bruciato secondo la tecnica giapponese Shou sugi sorretto da una gamba cilindrica in ceramica e da due lamiere in ferro grezze, e il divano in muratura dimensionato sulla fisicità dei proprietari. Il passaggio alla zona notte, composta da due camere e due bagni, avviene attraverso una porta a bilico in lamiera forata ed è ribadito dal cambio di rivestimento sui pavimenti dove riappare con diversi formati il cotto Fangorosa usato per l’isola della zona giorno.